Brandi batte Lopopolo
di Priminao Michele Schiavone
L’aretino Piero Brandi realizzò la sua sagace e penetrante prestazione della carriera professionistica la sera del 24 settembre 1964, quando a Treviso tolse il titolo italiano dei pesi superleggeri al lombardo Sandro Lopopolo, al termine di una sfida durata 12 riprese. Brandi debuttò senza canottiera nell’aprile 1962 dopo l’esperienza amatoriale che lo vide sul podio europeo del 1959 a Lucerna, Svizzera, con la medaglia d’argento tra i superleggeri, categoria nella quale partecipò l’anno seguente alle olimpiadi di Roma, dove si fermò al terzo match dopo due successi, e guadagnò la medaglia d’argento ai mondiali militari del 1961 a Fort Dix, New Jersey. Nel 1963, dopo una nutrita serie di trionfi, impattò a Firenze con il locale Nedo Stampi, poi conobbe la prima sconfitta a Milano dal brasiliano Antonio Fernandez de Jesus, quindi infilò due successi prima di abbandonare contro Massimo Consolati. L’anno successivo dopo la conquista del titolo italiano rimase vittima del brasiliano Luiz Penteado a Roma. Nel gennaio 1965 a Rimini mise in palio la sua cintura contro l’imbattuto mancino romagnolo Efrem Donati, pareggiano sulle 12 riprese. Nel marzo seguente arrivò la rivincita reclamata da Sandro Lopopolo, a Genova, dove la cintura ritornò al milanese quando Brandi abbandonò l’incontro nell’ottava ripresa. Una nuova serie positiva del toscano lo rilanciò verso obiettivi rilevanti e nel maggio 1966 sfidò sul ring amico di Arezzo il campione europeo Willy Quatuor, nel tentativo di togliergli la cintura continentale, ma la sua aspirazione finì nel corso dell’ottavo tempo. In ottobre tornò a combattere l’ultimo positivo match e chiuse con la boxe dopo 40 confronti: 33-5-2.
Primiano Michele Schiavone
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