A Milano, un programma, tre titoli
di Priminao Michele Schiavone
Quando il capoluogo lombardo poteva essere definito un baluardo dell’organizzazione pugilistica italiana, il promoter milanese Egidio Tana presentò nella stessa serata di venerdì 14 ottobre 1983 una manifestazione con tre campionati, uno europeo e due italiani, preceduti da altrettanti incontri di arricchimento. Nel match di apertura l’imbattuto superwelter casertano Domenico Raucci, due volte campione italiano tra i dilettanti, prevalse sul mancino Giovanni Cannizzo, ferito e fermato nella quinta ripresa. Nel secondo confronto il welter cagliaritano Efisio Galici rimase invitto dopo aver abbattuto nel secondo tempo lo zairese Folly Muyanga Kia, oggi cittadino del Congo. Il terzo vincitore fu il superpiuma Aniello Iovino, campano residente a Cinisello Balsamo, che superò sulla distanza delle 8 riprese il brindisino Cosimo Lavino. Poi fu la volta del primo campionato nazionale, quello vacante dei pesi gallo, assegnato al guardia destra napoletano Ciro De Leva, ex titolare dei pesi mosca, che venne incoronato nel decimo tempo per squalifica del piemontese di origine pugliese Paolo Castrovilli, tricolore tra i dilettanti ed a torso nudo come peso mosca. Quindi toccò a Walter Cevoli salire sul ring per mettere in palio il titolo italiano dei pesi mediomassimi conquistato sei mesi prima. Il riminese affrontò il bellunese Alessandro Casanova e lo superò con verdetto ai punti dopo 12 riprese. Infine si arrivò al clou del programma con l’allora invitto napoletano Patrizio Oliva, impegnato per la quarta volta a difendere la sua cintura continentale dei pesi superleggeri. Avversario di turno fu Juan Jose Gimenez, argentino di nascita diventato cittadino italiano per naturalizzazione. La sfida arrivò al limite delle 12 riprese ed il successo arrise al campione partenopeo.
Primiano Michele Schiavone
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