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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, MIKE BELLOISE
18/10/2017 - 08:16:30
Al secolo Michele Belloisedi Pietro Anselmi e Vincenzo Belfiore La famiglia Belloise ebbe dieci figli, quattro femmine e sei maschi. Di questi tre divennero pugili: Mike, Steve e Sal. Gli ultimi due, più giovani, sicuramente nacquero nel Bronx di New York mentre Mike vide la luce ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, prima della partenza per l’America. Da dilettante fece parte della squadra U.S.A. che combatté in Europa nel 1932 e avrebbe potuto partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles, ma il profumo dei dollari divenne irresistibile. Tre anni di professionismo con 35 vittorie ed una sola sconfitta lo imposero all’attenzione generale in una categoria, i pesi piuma, che pullulava di grandi campioni. Il suo primo assalto al titolo mondiale riconosciuto dalla NYSAC, contro il messicano Alberto Baby Arizmendi falliva e dovette ricominciare la trafila stazionando per diversi anni nelle alte sfere delle classifiche mondiali. La sospirata opportunità si profilava quando il campione in carica Arizmendi si rifiutava di incontrarlo per la seconda volta e l’Ente che ne regolava lo svolgimento lo detronizzava. Mike Belloise e Everett Rightmire si incontrarono il 3 aprile 1936 a Chicago e la netta vittoria lo consacrava campione del Mondo, versione NYSAC. Difese il titolo contro l’inglese Dave Crowley a New York. Seguirono due sconfitte, senza titolo in palio, contro l’imbattibile Henry Armstrong e Petey Sarron, quando una brutta polmonite lo costringeva all’inattività per otto mesi e veniva detronizzato a tavolino. Ritornava all’attività tentando la riconquista del titolo ma veniva respinto da Joey Archibald. "The Bronx Spider" come era conosciuto non ebbe altre occasioni e tra alti e bassi combatteva ancora per sette anni lasciando la boxe con un record di tutto rispetto fatto di 132 incontri (91.28.12.)
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