Pira batte Torsello
di Priminao Michele Schiavone
Il pugliese con licenza svizzera Antonio Torsello venne ingaggiato per una difesa volontaria accordata al campione italiano dei pesi welter Pierangelo Pira. Il combattimento si svolse il 24 ottobre 1980 a Grosseto ed il risultato arrise al campione quando lo sfidante venne fermato nella quarta ripresa a causa di una ferita, come avvenuto l’anno precedente a Rimini, dove lo stesso verdetto fu pronunciato nel sesto tempo. Pira conquistò il titolo nazionale nella sua Rimini nel luglio 1979, quando tolse la cintura a Gianni Molesini nella quinta ripresa. In due anni difese con successo il titolo sei volte, rintuzzando le pretese di Remo Costa (già sconfitto dodici mesi prima) con una squalifica nella nona tornata, Giuseppe Di Padova con un fuori combattimento nel nono tempo, Vittorio Costa ai punti sulle 12 riprese, Antonio Torsello e nuovamente Giuseppe Di Padova con una squalifica all’ottavo round. Nel settembre 1981 a Cagliari capitolò nel decimo tempo dinanzi al locale Francesco Aresti, passandogli il testimone tricolore. Nell’aprile dell’anno seguente si recò a Copenaghen, in Danimarca, per sfidare il campione europeo welter Hans-Henrik Palm, dal quale rimase sconfitto ai punti in 12 riprese. Dodici mesi dopo Il riminese si confrontò a Perugia con il campione italiano welter Gianfranco Rosi, ma venne superato nel quinto tempo. Diventato professionista nel novembre 1976, Pira chiuse la carriera nell’aprile 1983 dopo 32 confronti: 28-4-0.
Primiano Michele Schiavone
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