Campari, due cinture tricolori
di Priminao Michele Schiavone
Nell’elenco dei pugili che si affermarono a livello nazionale in due diverse categorie di peso si trova il pavese Giordano Campari, che il 30 ottobre 1960 divenne campione italiano nella sua seconda categoria di peso. Quella sera a Milano affrontò l’udinese Mario Vecchiatto per il vacante campionato dei pesi leggeri e vinse il confronto con verdetto deciso al termine delle 12 riprese. Il lombardo divenne professionista nel settembre 1955 e nel novembre di due anni dopo sfidò a Roma il titolare italiano dei pesi piuma Sergio Caprari, perdendo ai punti dopo 12 tempi. Nel novembre 1958, dopo una breve trasferta in Australia ed una stagione opaca, a Milano affrontò il grossetano Altidoro Polidori per il vacante campionato nazionale dei piuma e vinse la sua prima cintura sulla rotta delle 12 riprese. Tornò nel capoluogo lombardi nel luglio dell’anno seguente e respinse le aspirazioni del triestino Aldo Pravisani con verdetto ai punti. Allo stesso modo, ancora a Milano, nel Santo Stefano seguente lasciò il primato dei piuma al bolognese di origine messinese Raimondo Nobile. Con la seconda cintura italiana, quella dei pesi leggeri, disputò una sola difesa, nel maggio 1961 quando fulminò nella prima frazione il guardia destra faentino Bruno Ravaglia. Pochi giorni dopo viaggiò nelle Filippine dove affrontò sulle 10 riprese il campione mondiale leggeri jr in carica Flash Elorde. Dal settembre seguente, archiviata la sconfitta dallo statunitense LC Morgan, sommò una serie di successi che lo pilotarono verso il vacante campionato europeo dei pesi leggeri. La sfida lo indusse a combattere in Germania, nel settembre 1963, contro il tedesco Conny Rudhof, al quale andò la cintura dopo 15 riprese. In seguito cercò di farsi largo anche tra i superleggeri e nel giugno 1964, dopo il successo sul campione europeo in carica Olli Maeki, senza titolo in palio, attaccò il campione welter jr Sandro Lopopolo, cedendo con verdetto ai punti. Nell’ottobre 1966 si ripresentò all’appuntamento tricolore nei pesi leggeri contro il campione Pietro Ziino, finito con il risultato di no-contest derivato da reciproche ferite. Provò a riprendersi la cintura dal nuovo campione Enrico Barlatti, nel marzo 1967, ma non andò oltre la seconda ripresa. A quel punto Campari decise di lasciare l’attività, dopo 103 combattimenti: 82-15-4-2 NC. Sul suo record si trovano altri nomi importanti dell’universo pugilistico quali Gracieux Lamperti, Rafiu King, Joe Brown, Angel Robinson Garcia, Juan Albornoz, Jose Napoles e Piero Brandi.
Primiano Michele Schiavone
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