Al secolo Emilio Antonio Bettina

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Melio Bettina. Anche se non viene annoverato tra i grandi della categoria fu sicuramente un ottimo pugile, un mediomassimo dal record interessante. La sua carriera, iniziata nel 1934 come peso welter, si è protratta per quattordici anni fino ai mediomassimi, con non poche incursioni anche nella categoria superiore. Le affermazioni su Red Burman, Pat Valentino, Jimmy Bivins, Gus D’Orazio e Joe Muscato, gli riservarono un posto di rilievo nella classifica mondiale. Emilio Antonio Bettina nacque il 18 novembre 1916 a Little Falls (New York), dove la famiglia giunse da  Bridgeport nel Connecticut. Aveva fatto bene anche fra i dilettanti vincendo, nel 1934, il Golden Glove nei pesi welter e il Torneo Inter-City battendo il famoso Tony Zale, futuro campione del Mondo pesi medi. Ma al titolo più prestigioso vi giunse nel febbraio del 1939 quando sconfisse al nono round Tiger Jack Fox, conquistando così il titolo dei mediomassimi che era stato lasciato vagante da John Henry Lewis per affrontare Joe Louis. Ma il suo momento di gloria durò solo pochi mesi perché fu il forte Billy Conn a strappargli il titolo e a ribadire la sua superiorità anche nel match di rivincita. Due anni dopo fu il greco Anton Christoforidis  a sbarrargli la strada di un prodigioso ritorno al titolo. Passato tra i pesi massimi, per sua sfortuna con l’entrata in guerra degli USA, vedeva sfumare il match per il titolo dei pesi massimi contro Joe Louis, entrambi chiamati sotto le armi. Nel record di Bettina figurano anche le vittorie su Domenico Ceccarelli, Italo Colonello e Mario Liani, tre pugili italiani che bene seppero fare in quella parte di carriera che svolsero in America. Gli incontri disputati furono 99, con 82 vittorie, 13 sconfitte, 3 pari e 1 no contest. E’ morto  a Poughkeepsie (New York) il 20 dicembre 1996.