Luigi Camputaro ha ragione di Roberto Cirelli
di Priminao Michele Schiavone
Il 28 novembre 1986 a Lumezzane, in provincia di Brescia, si svolse il vacante campionato italiano dei pesi mosca tra il locale Roberto Cirelli ed il campano Luigi Camputaro, concluso dopo 12 riprese a favore del pugile nativo di Gioia Sannitica, provincia di Caserta. Il nuovo titolare nazionale era al su primo anno di attività in Italia dopo due stagioni sostenute negli Stati Uniti, fin dal debutto a torso nudo nel giugno 1984, dove riportò l’unico insuccesso da Steve McCrory, medaglia d’oro alle olimpiadi di Los Angeles. Il casertano lasciò il titolo e tornò in America, dove nel giugno 1989, perse contro lo statunitense Ray Medel per la cintura Usba dei pesi mosca. In ottobre tornò in Italia per sfidare il campione europeo dei pesi gallo Vincenzo Balcastro, dal quale fu superato dopo 12 tempi. Riprese a combattere negli States dove rimase sconfitto solo da Sugar Baby Rojas, colombiano campione del mondo supermosca, da Johnny Tapia, titolare iridato supermosca, gallo e piuma, e dal due volte challenger mondiale Cecilio Espino. Il campano fece ritorno in Italia nel 1993 e nel settembre di quell’anno ad Oristano sconfisse ai punti il sardo Salvatore Fanni nel confronto valevole per il vacante campionato europeo dei pesi mosca. In dicembre viaggiò fino a Sun City, in Sudafrica, come challenger del titolare mondiale WBO pesi mosca Jacob Matlata, con il quale fallì il tentativo iridato nell’ottavo round. L’anno seguente mise in palio la corona continentale tre volte, sempre in Inghilterra, con due vittorie a spese di Mickey Cantwell e Darren Fifield ed una sconfitta da Robbie Regan. Nel 1995 s’impegnò in altre due sfide continentali, entrambe per il trono vacante dei pesi mosca, pareggiando in giugno con Salvatore Fanni e vincendo contro lo stesso avversario in settembre. Mise in gioco la cintura europea nel novembre dell’anno seguente in Danimarca e la dovette cedette al locale Jesper Jensen con verdetto ai punti. ‘Kid Dynamite’ Camputaro ritornò negli Stati Uniti e disputò l’ultimo match nell’ottobre 1997, perdendo dal più volte campione mondiale Kennedy McKinney. Lasciò la boxe dopo 40 incontri: 29-10-1.
Primiano Michele Schiavone
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