La boxe in lutto per Guillermo "Panterita" Mosquera
Oggi alle ore 11 i funerali a Marina di San Nicola, Ladispoli
di Alfredo Bruno
La boxe in lutto per la scomparsa di Guillermo Mosquera, potremmo anche dire la nostra boxe visto che Mosquera era nato in Colombia, poi si era stabilito in Spagna dove a turno faceva la spola in Italia, nella quale aveva fatto fissa dimora negli ultimi anni a Marina di San Nicola, zona di Ladispoli. Un male incurabile, improvviso, ha minato la sua incredibile fibra in poco tempo. Senz’altro quando a Mosquera aggiungiamo il soprannome di Panterita molti se lo ricorderanno e spesso in Italia lo chiamavamo Panterito, perchè per certi versi ce lo sentivamo un po’ nostro. A Roma per lunghi anni ha frequentato come palestra l’Audace avendo come procuratore Benito Viligiardi. Aveva la boxe nel sangue, anche se l’allenamento non era la sua passione. Capace di qualsiasi impresa era schivato con molta cura dai pugili più forti della sua epoca. Era nato il 26 ottobre 1964 a Buenaventura Bahia in Colombia e in pratica è stato un giramondo, difficile fargli mettere radici. Sudamerica, Nuova Zelanda, Spagna, Italia erano le sue mete preferite.
Esordì al professionismo nel 1985 inanellando una serie positiva di vittorie nel Venezuela. Nel 1987 fece il suo esordio in Italia dove non fu difficile pronosticargli un buon futuro e infatti nel 1990 conquistò sul ring di Velletri nella categoria dei superleggeri Il Titolo Internazionale per la WBA. In pratica si persero le tracce nei suoi pellegrinaggi, anche se il Venezuela sembrava essere la sua meta preferita. La boxe veniva fatta con il contagocce, era un pugile temuto ed evitato. Ricompare in Italia nel 1999 dove disputa due match vincendoli. Nel 2000 lo troviamo in Australia dove tra l’altro supera nettamente Lovemore Ndou, che più tardi diventerà campione del mondo. Ha la sua grande opportunità di un mondiale per la WBU tra i welter, una ferita lo toglie di gara contro il sudafricano Bergman. Ma l’appuntamento con il titolo è solo rimandato al 2002 e 2003 sia pure con sigle diverse, sempre nei welter, come IBO e WBF. E’ inattivo dal 2004 al 2006 ma il suo rientro è con il contagocce fino a quando dice basta in Namibia nel 2010 con un record forse incompleto di 44 vittorie, di cui 33 per ko, e solo 5 sconfitte. Negli ultimi anni era tornato in Italia, qualche volta lo si incontrava a qualche riunione. Aiutava in alcune palestre della zona Ladispoli-Cerveteri-Santa Marinella e insegnava la noble art agli allievi che lo seguivano con molta attenzione. Fino a poco tempo fa sembrava anche in buona forma fisicamente e suscitava immediata simpatia per il suo spirito scanzonato. Lascia una moglie giovane e due figli piccoli, purtroppo in difficoltà economiche.
I funerali hanno luogo oggi alle ore 11 nella Chiesa di SS.ma Annunziata in via del Sole, 2 a Marina di San Nicola (Ladispoli).
Alfredo Bruno
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