Archie Moore abbate Charley Doc Williams
di Priminao Michele Schiavone
Lo statunitense Archie Moore combatteva come professionista da 13 anni quando a il 27 dicembre 1948 a Baltimore, nel Maryland, affrontò e sbaragliò nel settimo round il connazionale Charley Doc Williams. Nato con il nome di Archibald Lee Wright nello Stato del Mississippi, debuttò tra i “paid boxers” nel settembre 1935 ed in pochi anni si affermò nel resto del paese, fino a guadagnarsi l’appellativo “vecchia mangusta” che racchiudeva tutte le sue qualità di combattente singolare. Durante la sua permanenza in California conquistò il titolo statale dei pesi medi nel maggio 1943 e dei mediomassimi nel luglio 1947. Si fece apprezzare anche fuori dai confini statunitensi, in Australia nel 1940, a Panama ed ancora più a lungo in Argentina nel 1951. Moore divenne campione del mondo dei mediomassimi nel dicembre 1952 con un successo in 15 tempi sull’italo-americano Joe Maxim, reduce dal formidabile successo su Sugar Ray Robinson. Continuò a regnare fino al 1961, mettendo in fila tutti gli sfidanti che provarono a spodestarlo: altre due volte Joe Maxim; Harold Johnson, che lo aveva sconfitto anni addietro dopo due affermazioni; Bobo Olson, titolare iridato dei pesi medi; Yolande Pompey e Tony Anthony; due volte con il canadese Yvon Durelle e l’italiano Giulio Rinaldi, dal quale era stato sconfitto a Roma senza titolo il palio. Nel corso di quegli anni provò senza riuscirci a destituire dal trono dei pesi massimi Rocky Marciano e Floyd Patterson. Nella massima divisione di peso riportò successi significativi nei confronti di Pete Rademacher e dello sfortunato argentino Alejandro Lavorante, ma finì sotto i colpi del giovanissimo Cassius Clay. La carriera di Moore si concluse nel marzo 1963, a 46 anni compiuti, dopo 227 combattimenti: 189-26-10-1 NC.
Primiano Michele Schiavone
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