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UN GIORNO COME OGGI, IL 24 GENNAIO DEL 1949

24/01/2018 - 15:58:24

 

 

Arturo Paoletti compete per il secondo campionato

di Priminao Michele Schiavone

Nella lunga storia del pugilato professionistico è capitato più volte che la vittoria conseguita in una campionato è rimasta unica di quel genere nella carriera di un atleta, incapace di ripetere il successo in un'altra uguale competizione. Tale circostanza accadde anche ad Arturo Paoletti il 24 gennaio 1949 a Terni, dove 8 anni prima aveva trionfato con la naglietta nei campionati italiani, con la sfida al locale Amleto Falcinelli, impegnato nella prima difesa del titolo italiano dei pesi gallo. Paoletti aveva vinto il campionato nazionale di quella categoria a Lucca, nel dicembre 1945, piegando il pluricampione Gino Bondavalli, che aveva vinto la cintura tricolore ed il titolo continentale tra i pesi gallo ed i piuma. Paoletti non mise mai in gioco il suo scettro italiano e pensò di riprenderlo da Falcinelli quattro anni dopo, ma il risultato deciso al termine delle 12 riprese gli fu sfavorevole. Paoletti nacque a Mira, in provincia di Venezia, il 10 agosto 1919 ed iniziò la carriera a torso nudo con successo nel dicembre 1943, dopo tre affermazioni agli assoluti del 1937 a Ferrara, del 1941 a Terni e del 1942 a Viareggio, tutti nella categoria dei pesi gallo. Dopo una sfilza di risultati positivi tra i professionisti pervenne alla sfida italiana, come detto, nel dicembre dell’anno seguente, centrando l’obiettivo quando Bondavalli abbanndonò nella nona ripresa. Aprì la stagione del ’46 con una sconfitta a Lucca dall’invitto locale Silvano Lencioni; a Ferrara cedette al futuro campione italiano ed europeo Guido Ferracin, al quale aveva dato il primo dispiacere quattro mesi prima; da maggio ad ottobre si esibì a Barcellona, Spagna, dove subì 6 rovesci in altrettanti confronti. Paoletti ritornò alla vittoria nell’anno seguente, sommando 8 trionfi senza alcuna macchia. Nel 1948 esordì nella città algerina di Orano, perdendo nel quinto round da Theo Medina, già campione francese ed europeo. Tra il no-contest ed il risultato nullo con Gino Bondavalli aggiunse 7 vittorie, una delle quali ottenute nella città francese di Aix en Provence sul transalpino Victor Viscovo, prima di cedere al francese George Mousse sul ring di Parigi e all’elvetico Callisto Etter a Ginevra, Svizzera. Dopo il fallito tentativo contro Falcinelli segnò una sconfitta da Kid Arcelli, al secolo Romolo Re, ed un pareggio con Franco Ghilardi. Nel 1950, dopo 4 affermazioni, due tra Zurigo e Parigi, incappò ad Avignone nei pugni del francese di origine algerina Emile Chemama, che lo fermò nella seconda ripresa; chiuse la stagione con altre 4 successi, due tra la Germania e l’Ingliterra. Negli due anni a seguire salì sul ring 4 volte, perdendo sempre: da Theo Medina a Nancy, Francia, Ilario Tanelli, Mario D’Agata e Genesio Baretti. Dopo un lungo periodo d’inattività salì sul quadrato per l’ultima volta nell’ottobre 1954 a Monaco di Baviera, in Germania, con una vittoria su Willibad Koch, superato nella stessa città quattro anni prima. Appese i guantoni al chiodo dopo 62 combattimenti: 41-18-2-1 NC.

Primiano Michele Schiavone