Deceduto a 75 anni dopo lunga malattia

di Priminao Michele Schiavone

La data del 21 gennaio 2018 sarà ricordata come giornata funesta per la Thailandia pugilistica, perché è coincisa con la morte di un grande ex pugile, Chartchai Chionoi, capace di conquistare il titolo mondiale dei pesi mosca tre volte. Fu il secondo thailandese ad essere incoronato al massimo livello, dopo Pone Kingpetch, noto in Italia per aver ceduto la corona iridata dei mosca a Tore Burruni sul ring di Roma nel 1965, in grado di salire sul trono mondiale in tre distinte occasioni. Chartchai, nato il 10 ottobre 1942 con il nome di Naris Chionoi, arrivò al professionismo nel marzo 1959 senza aver praticato la disiplina Muay Thai, realizzata dalla maggior parte dei pugili.Nel settembre 1962 vinse il campionato continentale OPBF mosca e nel dicembre di quattro anni dopo tolse la corona mondiale allo scozzese Walter McGowan. Mantenne la cintura iridata quattro volte prima di lasciarla a Città del Messico al messicano Efren Torres nel febbraio 1969. La riprese dal suo vincitore nel marzo dell’anno seguente e la cedette al filippino Erbito Salavarria in dicembre. Nel gennaio 1973 rimase sconfitto a Tokyo dal giapponese Masao Oba nel tentativo di togliergli la cintura mondiale WBA. In maggio, per il campionato vacante superò lo svizzero Fritz Chervet. Conservò lo scettro iridato due volte prima di essere spodestato dal giapponese Susumu Hanagata nell’ottobre 1974. Chionoi lasciò il ring nell’agosto 1975 con il record di 82 combattimenti: 61-18-3.

Primiano Michele Schiavone