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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, ROCKY GRAZIANO

27/01/2018 - 12:18:07

 

Al secolo Rocco Tommaso Barbella

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Rocky Graziano è nato nell’East Side di New York il 1° giugno 1922 da genitori napoletani che gli hanno dato il nume di Tommaso Rocco Barbella. Da giovane condusse una vita travagliata: conobbe il riformatorio, il carcere minorile e quello militare per aver pestato i suoi superiori a Fort Dix durante il sevizio di leva. Congedato scopriva la boxe e fu la sua salvezza. Scelse il nome d’arte Rocky Graziano e ben presto, grazie ai suoi successi, divenne l’idolo degli italiani d’America. La sua boxe priva di fronzoli poteva però contare sulla esplosività dei colpi. Professionista dal 1942, disputò in dieci anni di attività 83 combattimenti vincendone 52  prima del limite. I tre match per il titolo mondiale disputati contro Tony Zale di cui due persi ed uno vinto, sono passati alla storia per la violenza sprigionata sul ring. Tony Zale, un polacco scolpito nell’acciaio, era il campione in carica quando nel 1946 affrontò per la prima volta l’italo-americano. Graziano venne battuto ma non accettò la sconfitta Nella rivincita disputatasi il 16 luglio 1947 Rocky, sebbene avesse un occhiocompletamente chiuso, e fosse allo stremo delle forze, riuscì a chiudere alle corde l’avversario e a scaricargli contro una valanga di pugni fino a costringere l’arbitro ad interrompere il match. Il trionfo che gli tributarono a Brooklyn fu degno del ritorno di un “Cesare“ vittorioso. Il coraggio e la determinazione gli procurarono anche l’occasione di contendere il mondiale a Ray Sugar Robinson. La sua vicenda umana e sportiva, che gli permise di godere una immensa popolarità in ogni angolo del mondo, è stata raccontata dallo scrittore Robert Wise nel libro “Lassù qualcuno mi ama” e poi ripresa in un film di successo interpretato magistralmente da Paul Newman. Dal 1971 anche lui fa parte della Boxing Hall of Fame, degno partecipanter con i sui 83 incontri disputati, con 67 vittorie, 10 sconfitte e 6 pareggi. E’ morto a Philadelphia il 22 maggio 1990.