Nasce Michele Piccirillo, futura stella del pugilato
di Priminao Michele Schiavone
Il 29 gennaio 1970 a Bari vide la luce Michele Piccirillo, uno dei più rappresentativi pugili della Puglia. Nato di giovedì sotto il segno zodiacale dell’Acquario, il pugliese si fece apprezzare fin dalle prime sortite con la maglietta. Salì agli onori della cronaca nazionale nel 1987, quando vinse agli Assoluti di Bologna nella categoria dei pesi leggeri. Nell’anno seguente iniziò ad indossare la maglia azzurra e vinse la medaglia d’oro tra i leggeri prima a Mestre nel Trofeo Italia, poi a Santa Teresa di Gallura nel Torneo Italia Junior; indossò la medaglia d’argento ai Campionati europei Junior a Gdansk, in Polonia, nella divisione dei leggeri. Chiuse la stagione con il successo agli Assoluti nella competizione organizzata a Viareggio e Lucca, al limite dei superleggeri. Iniziò il 1999 con un’altra medaglia d’oro al Trofeo Italia di Mestre tra i superleggeri e rappresentò l’Italia ai Campionati europei di Atene, in Grecia, ed ai Campionati mondiali di Mosca, allora ancora Unione Sovietica. Culminò con il trionfo agli Assoluti di Salerno, sempre tra i superleggeri. Nell’anno successivo si affermò nel Dual-Match Usa-Italia, in due confronti sostenuti negli Stati Uniti; tornò a trionfare nel Trofeo Italia di Mestre nei superleggeri e vinse la quarta fascia tricolore a Saint Vincent, tra i superleggeri. Aprì il 1991 con la terza medaglia d’oro conseguita al Trofeo Italia di Mestre, la seconda tra i superleggeri, categoria nella quale ottenne la medaglia di bronzo ai Campionati europei di Goteborg, in Svezia, e poi la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Atene, in Grecia; vinse il Dual-Match Italia-Usa a Napoli e partecipò ai Campionati mondiali di Sydney, in Australia. Nell’ultimo anno di dilettantismo, il 1992, vinse le qualificazioni olimpiche per la categoria superleggeri a San Pellegrino Terme e a Crema, ottenendo l’accesso ai Giochi olimpici di Barcellona. In dicembre debuttò a torso nudo ed iniziò una nuova entusiasmante carriera, iniziata come superleggero e conclusa tra i pesi superwelter. Dopo diverse incursioni affermative nell’Ibf per il campionato internazionale, arrivò al primo appuntamento tricolore nel luglio 1995, contendendo a Franco Palmiero il vacante titolo superleggeri, che vinse in poche battute. Nell’aprile dell’anno seguente volò in Danimarca per disputare il vacante campionato EBU superleggeri con il danese Soren Sondergaard, finendo sconfitto da una decisione ai punti. In agosto difese il titolo nazionale superando ai punti Francesco Cioffi ed iniziò a muovere i primi passi nella categoria più pesante dei pesi welter, nella quale arrivò al vertice EBU con un successo anzitempo riscosso contro l’inglese Geoff McCreesh, nel novembre 1997 a Novara. L’anno seguente, in maggio, tolse al ferrarese Alessandro Duran la cintura mondiale WBU – ente che eclissò nel giro di pochi anni – e la mantenne fino all’agosto 2000, attraverso le vittoriose difese contro l’argentino Walter Fabian Saporiti, ancora il connazionale Alessandro Duran, gli argentini Sergio Ernesto Acuna, Juan Martin Coggi all’ultimo combattimento della fulgida carriera e Felix Vasconcel, lo statunitense Frankie Randall, già titolare mondiale WBC e WBA delle 140 libbre, l’argentino Walter Javier Crucce ed Andrew Murray, guardia destra della Guyana. Nel 2001 ha consolidato la sua posizione internazionale attraverso due combattimenti a New York: con il venezuelano Elio Ortiz, finito con il risultato di no-contest, ed il colombiano Rafael Pineda, sconfitto dopo 12 tempi nella semifinale mondiale IBF. Nell’aprile dell’anno seguente a Campione d’Italia è arrivata poi la grande occasione, che ha saputo cogliere a piene mani contro lo statunitense Corey Spinks, togliendogli la cintura di campione del mondo IBF dei pesi welter dopo 12 riprese. Sulla stessa distanza e sul medesimo ring, nel marzo dell’anno seguente, l’ha dovuta cedere allo stesso Spinks dopo 12 aspre sessioni. Piccirillo ritornò a combattere cercando nuovi stimoli nella divisione di peso più pesante e nell’agosto 2005 a Chicago, Illinois, ha tentato d’impossessarsi del vacante scettro iridato WBA medi jr, ma alla fine delle 12 riprese il risultato ha premiato il nicaraguense Ricardo Mayorga. Nel successivo marzo il pugliese si è rifatto a Bergamo, dove ha sconfitto il ceco Lukas Konecny nella sfida valevole per il vacante campionato EBU superwelter. Due difese continentali contro il connazionale Luca Messi e l’inglese Michael Jones lo hanno condotto alla corte del campione mondiale di Vernon Forrest per la versione WBC, contro il quale ha conosciuto il primo insuccesso anzitempo, occorso nell’undicesimo round a Mashantuchet, nel Connecticut. Ancora due successi e poi il match di addio, avvenuto sul ring inglese di Wigan, nel fallito tentativo di riprendersi la vacante cintura EBU dei pesi superwelter contro il mancino britannico Jamie Moore. In quel marzo 2009 Piccirillo ha ceduto inesorabilmente nella terza ripresa e, dopo 17 anni di professionismo, si è abbandonato al meritato riposo con il record ricco di 56 incontri: 50-5-0-1 NC.
Primiano Michele Schiavone
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