Formenti batte Auclair
di Priminao Michele Schiavone
Il lombardo Ernesto Formenti, mentre possedeva il titolo di campione d’Italia dei pesi piuma era solito combattere anche quando non doveva mettere in palio la sua corona. In una di quella sortite, il 31 gennaio 1951 a Milano, affrontò sulle 10 riprese il francese Marcel Auclair e lo sconfisse con verdetto ai punti. Formenti era arrivato al professionismo nel luglio 1949, dopo la seconda vittoria agli Assoluti di quell’anno tenutisi a Firenze tra i pesi piuma, parte di una fiammante parentesi dilettantistica che lo aveva visto raggiungere il massimo livello nel 1948, anno in cui dopo la conquista della sua prima fascia tricolore dei pesi piuma agli Assoluti di Milano, aveva ottenuto nella stessa divisione di peso la medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Londra. Iniziò la carriera a torso nudo con successo a Seregno, in provincia di Milano, dove era nato il 2 agosto 1927, e dopo due incursioni in Liguria continuò ad esibirsi nella sua Regione, in particolare modo a Milano, dove era seguito con molta ammirazione. Nel febbario 1950 raggiunse Ginevra, in Svizzera, dove si misurò con il francese Jean Archambault, superato con decisione in 10 tempi. Il 20 giugno di quell’anno a Milano affrontò il campione italiano dei pesi piuma, il romano Alvaro Cerasani, impegnato alla terza difesa del titolo, e lo superò nel settimo tempo con il verdetto di squalifica, cosa che gli diede la vittoria anche del campionato professionistico. Nel settembre seguente, ancora nel capoluogo lombardo, Formenti conobbe la prima sconfitta dallo stesso Cerasani che lo fulminò nella frazione iniziale. Tornò al successo un mese dopo ed in dicembre mantenne la cintura tricolore contro il laziale Nicola Funari, respinto al limite delle 12 riprese. Nel febbraio dell’anno successivo si recò a Grosseto per affrontare senza titolo in palio il locale Altidoro Polidori, futuro titolare nazionale della categoria, con il quale scambiò pugni fino al risultato di parità deciso dopo 10 sessioni. Con l’aggiunta di altre due affermazioni contro avversari stranieri, in luglio mise in gioco a Roma il titolo italiano contro il toscano Polidori e vinse sulla distanza delle 12 riprese. Due mesi dopo, a Milano, incrociò i guantoni con il francese Ray Famechon, campione europeo piuma in carica, concludendo il confronto in 10 tempi con il risultato di parità. Nel 1952, lasciata vacante la titolarità nazionale dei pesi piuma per problemi di peso, si concesse anche ad una serie di incontri fuori dai suoi confini regionali, sui quadrati di Firenze, Ravenna e Roma dove trionfò sul futuro campione continentale Emilio Masrconi, con una sfilza di successi che lo ribaltarono al cospetto del campione italiano dei pesi leggeri Duilio Loi, in carica dal luglio di due anni prima. Lo scontro si consumò a Milano il 28 gennaio 1953 e Formenti dovette rinunciare a proseguire la sfida nella nona ripresa. In maggio si affermò prima a Marsiglia, in Francia, poi a Lecco, ed in giugno affrontò nuovamente Loi, ancora nel capoluogo lombardo, cedendo nella decima ed ultima frazione in un confronto senza titolo in palio. Formenti calcò il ring ancora per sei mesi, nei quali oltre ai vari successi, uno anche a spese del futuro campione italiano Giancarlo Garbelli, fino ad allora imbattuto, ed il verdetto nullo riportato a Genova con il barese Gaetano De Lucia, in seguito titolare nazionale, rimase sconfitto a Ginevra, Svizzera, dal francese Simon Perillat a Milano e dall’altro transalpino Guy Gracia. Salutò per l’ultima volta il pubblico nel giugno 1954 dopo 48 combattimenti: 40-5-3.
Primiano Michele Schiavone
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