Gimenez, argentino campione d'Italia
di Priminao Michele Schiavone
L’argentino Juan Jose Gimenez arrivò in Italia all’inizio del 1977, stabilendosi a Pesaro, nelle Marche, dove vi rimase, ottenendo la cittadinanza italiana, fino all’abbandono dell’attività professionistica avvenuta sette anni dopo. Al principio di quell’ultima stagione, l’8 febbraio 1984 disputò il suo primo campionato italiano dei pesi superleggeri, sfidando a Fano il titolare Giuseppe Martinese, puglise radicato a Senigallia, già campione EBU e capace di vincere per tre vole la fascia tricolore. Il tentativo di Gimenez si concluse felicemente al termine delle 12 riprese, con il verdetto ai punti che gli conferì il titolo di campione italiano dei pesi superleggeri. Il sudamericano nacque il 12 aprile 1950 a Bahia Blanca, in provincia di Buenos Aires, e iniziò la pratica a torso nudo a 18 anni nell’ottobre 1968. Incrementò l’attività anno dopo anno fino al dicembre 1976, sommando 60 confronti, alcuni dei quali sostenuti all’estero: una volta a Bogotà, in Colombia, e cinque a Montevideo, in Uruguay. Nonostante l’intensa campagna non partecipò ad alcun campionato. Il suo debutto europeo avvenne nel marzo 1977 a Velenje, Yugoslavia, oggi appartenente alla Slovenia. Nello stesso anno, dopo i primi successi italiani, si esibì con successo quattro volte in Indonesia, ritornò a farsi applaudire dal suo pubblico argentino per poi ritornare sul ring di Pesaro. L’anno seguente, dopo i risultati positivi raccolti nella penisola si fece apprezzare a Monaco di Baviera, in Germania. Nel 1979 sommò altre affermazioni in Italia, Argentina e Germania. Tra le belle prove fornite nell’anno successivo una ferita gli macchiò il palmares dopo quattro anni di supremazia, cedendo nella seconda ripresa allo statunitense Arseneo Green. Nel 1981, dopo il pari con il connazionale Juan Orlando Barboza affrontò a Lagos, in Nigeria, il guardia destra locale Obisia Nwankpa, campione Commonwealth 140 libbre, rimanendo sconfitto ai punti dopo 12 tempi. Gimenez ritornò al successo in Italia, aspettando di avere una chance al campionato mondiale. Il 20 ottobre 1982 salì sul ring di Cleveland, Ohio, per contendere la cintura iridata WBC all’americano Leroy Haley, impegnato nella prima difesa della corona conquistata quattro mesi prima a spese del newyorkese Saoul Mamby. Dopo 15 riprese Gimenez, sconfitto ai punti, tornò a Pesaro con la soddisfazione di aver disputato il suo primo campionato, addirittura quello mondiale. Nel 1983 ottenne la cittadinanza italiana e il 14 ottobre a Milano incrociò i guantoni con il campione EBU superleggeri Patrizio Oliva, nel tentativo di togliergli la cintura. Il match durò 12 riprese e il risultato ai punti lasciò al napoletano il comando continentale. Il titolo di campione italiano superleggeri portò Gimenz a raggiunger Taranto il 4 maggio 1984 per concedere al locale Giovanni Carrino l’opportunità di sfidarlo. L’incontro arrivò alla campana della dodicesima e ultima ripresa che sancì la supremazia del difensore. Il 25 dello stesso mese Gimenez arrivò a Grosseto dove mise in gioco il titolo nazionale contro il locale Alessandro Scapecchi, ex titolare tricolore dei pesi leggeri, impegnandosi per 12 tempi prima di essere dichiarato sconfitto. Fu il suo ultimo incontro, il numero 109: 94-10-5.
Primiano Michele Schiavone
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