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UN GIORNO COME OGGI, IL 17 FEBBRAIO DEL 1941

17/02/2018 - 16:06:42

 

 

Joe Louis abbatte Gus Dorazio

di Priminao Michele Schiavone

La sera del 17 febbraio 1941 la Convention Hall di Philadelphia, Pennsylvania, ospitò la quindicesima difesa del titolo mondiale dei pesi massimi da parte di Joe Louis, che per l’occasione incrociò i guantoni con Gus Dorazio, pugile locale di origine italiana. Il match si concluse a favore del campione a 1:30 del secondo round. Louis regnò come titolare iridato per 12 anni, un record, e fu uno dei più grandi della massima divisione di peso, di tutti i tempi. Nato il 13 maggio 1914 a LaFayette, in Alabama, con il nome di Joseph Louis Barrow, iniziò a calcare il ring da dilettante come peso mediomassimo. Nel 1933 vinse il torneo Golden Gloves Novizi dell’area di Detroit; perse il secondo match del Campionato nazionale AAU a Boston, Massachusetts. Nel 1934 si affermò nuovamente a Detroit, Michigan, nel torneo Golden Gloves Open, a Chicago, Illinois, nel Torneo dei Campioni e a Saint Louis, Missouri, nel Campionato nazionale AAU. Fece il suo ingresso nel mondo professionistico il 4 luglio dello stesso anno a Chicago, Illinois, dove fulminò l’avversario in pochi secondi. Presto venne soprannominato "Brown Bomber" e iniziò a scalare la vetta internazionale dei pesi massimi, affrontando e vincendo ex campioni del mondo come Primo Carnera e Max Baer o validi esponenti come lo spagnolo Paulino Uzcudun, già titolare continentale e sfidante mondiale. Il 19 giugno 1936, nello Yankee Stadium del Bronx, gli toccò scontrarsi con un altro ex campione iridato, il tedesco Max Schmeling, contro il quale conobbe la prima sconfitta nel dodicesimo round. Tornò sul ring il 18 agosto seguente contro l’altro ex iridato Jack Sharkey, vincitore di Schmeling quattro anni prima per il campionato del mondo. Louis non diede scampo a Sharkey e lo liquidò nel terzo tempo. Continuò a mietere successi che lo condussero alla corte del regnante Jim Braddock, affrontato a Chicago, Illinois il 22 giugno 1937, e sconfitto a 1:10 dell’ottava sessione. Da quel momento iniziò la sovranità più lunga dei pesi massimi, conclusasi volontariamente l’1 marzo 1949 quando Louis annunciò l’abbandono dell’attività pugilistica. Prima di allora aveva sommato 25 difese vittoriose, 22 volte conseguite prima del limite. Mise in fila, uno dietro l’altro, Tommy Farr, Nathan Mann, Harry Thomas, il suo vincitore Max Schmeling, ridotto all’impotenza nel primo round, John Henry Lewis, Jack Roper, Tony Galento, Bob Pastor, Arturo Godoy, Johnny Paycket, ancora Arturo Godoy, Al McCoy, Red Burman, il ricordato Gus Dorazio, Abe Simon, Tony Musto, Buddy Baer, Billy Conn, Lou Nova, nuovamente Buddy Baer e Abe Simon, ancora Billy Conn, Tami Mauriello e per due volte Jersey Joe Walcott. Nel 1950 il bombardiere nero pensò di tornare a combattere e sfidare il suo successore Ezzard Charles. Il 27 settembre di quell’anno lo affrontò senza successo nello Yankee Stadium, perdendo con decisione unanime in 15 riprese. Riprese la via del successo nel novembre successivo e continuò fino al 26 ottobre 1951, quando nel Madison Square Garden di New York tentò inutilmente di frenare l’ascesa di Rocky Marciano, finendo travolto nell’ottavo round. Chiuse la lunga carriera con il record di 69 combattimenti, ricco di 66 successi (52 prima del limite), contro 3 sconfitte. Dal 1990 il suo nome figura nell’elenco dell’International Boxing Hall of Fame.

Primiano Michele Schiavone