Gaetano Ardito, campione italiano imbattuto
di Priminao Michele Schiavone
L’impresa più importante condotta da Gaetano Ardito, toscano di origine campana, avvenne il 26 febbraio 1982 a Firenze, in occasione del suo unico incontro combattuto per il titolo italiano dei pesi medi, reso vacante dopo la rinuncia al titolo da parte di Nicola Cirelli, altro campano radicato a Roma. L’avversario di Ardito fu Matteo Salvemini, guardia destra pugliese residente il Lombardia, già titolare nazione e campione EBU. Il combattimento arrivò al limite delle 12 riprese e la vittoria consacrò il toscano nuovo campione d’Italia dei pesi medi. Nato a Barra, in provincia di Napoli, il 13 ottobre 1957, Ardito si affermò come dilettante a livello nazionale in due consecutive edizioni dei Campionati Assoluti, tra i pesi medi, nel 1977 a Napoli e nel 1978 a Castelfranco Veneto. Iniziò la carriera professionistica a Firenze il 7 novembre 1980 con un successo rapido e continuò a mietere vittime con uguale facilità, fino a ottenere la qualifica di sfidante nazionale. Dopo la conquista tricolore si affermò in 8 tempi sullo spagnolo Juan Munoz Holgado, ex campione nazionale dei medi. In seguito lasciò vacante la corona italiana e rimase inattivo per lungo tempo. Tornò sul ring nel dicembre 1984 e seguitò a combattere fino al 12 ottobre 1985, quando fece la sua ultima apparizione tra le corde. Lasciò il pugilato con il record immmacolato, costituito da 21 trionfi in altrettanti incontri.
Primiano Michele Schiavone
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