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UN GIORNO COME OGGI, IL 28 FEBBRAIO DEL 1959

28/02/2018 - 16:42:55

 

 

Gianni Zuddas sfidante di Scarponi

di Priminao Michele Schiavone

Negli anni in cui l’attività professionistica ferveva i pugili apparivano instancabili nelle loro continue esibizioni, con una media annua che si attestava tra gli 8 e i 9 combattimenti. Uno dei tanti che vantava un tale dinamismo fu il sardo Gianni Zuddas, iscritto all’anagrafe di Cagliari con il nome di Giambattista. Questi, il 28 febbraio 1959 a Pesaro, affrontò per la seconda volta il marchigiano Federico Scarponi, nel tentativo di conquistare il vacante titolo italiano dei pesi gallo. La prova durò 12 riprese e il risultato ai punti gli fu sfavorevole. I due pugili si erano affrontati una prima volta nel gennaio dell’anno precedente in Ancona, dove il pugile marchigiano venne preferito da un verdetto ai punti stilato dopo 10 riprese. Tornarono a misurarsi per la terza volta, il 30 maggio 1959 a Cagliari, con Zuddas sfidante del campione Scarponi, quando una ferita lo fece eliminare nel corso del quinto tempo. Zuddas nacque nel capoluogo sardo l’1 marzo 1927 e iniziò la pratica professionistica nella sua città il 30 novembre 1949. Prima, tra i dilettanti, si era imposto ai campionati assoluti per due anni di seguito, nel 1948 a Milano e nel 1949 a Firenze, nei mosca; aveva ottenuto la medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Londra del 1948, tra i pesi gallo, nella cui divione aveva guadagnato la medaglia d’oro ai Campionati europei di Oslo nel 1949. A torso nudo si fece largo tra la fitta schiera di contendenti qualificati come Ulderico Sergo, Kid Arcelli, Tino Cardinale, Amleto Falcinelli e il francese Theo Medina, solo per citare alcuni. Arrivò al primo appuntamento tricolore da professionista il 16 settembre 1951, sfidando a Cagliari il campione nazionale dei pesi gallo Alvaro Nuvoloni, che solo tre mesi prima a Barcellona aveva perso sulle 15 riprese dallo spagnolo Luis Romero nella sfida per la cintura europea. Quel primo tentativo di Zuddas si concluse con un verdetto di parità che lasciò al romano la titolarità italiana. Sconfitto solo dal transalpino Andre Valignant, con il quale aveva pareggiato in precedenza, il 6 settembre 1952 a Cagliari coronò il sogno di diventare campione italiano dei pesi gallo, dopo aver sconfitto sulla distanza delle 12 riprese l’umbro Amleto Falcinelli, sul quale vantava altre due affermazioni ai punti. Per il sardo seguirono solo impegni a livello internazionale che lo videro trionfare anche sul noto Andre Valignat, il suo unico vincitore fino ad allora. Dopo il successo a Milano contro il campione francese dei pesi gallo Emile Chemama, accettò la trasferta a Marsiglia, cedendo a causa di una ferita. Il 26 settembre 1953 dovette mettere in palio il titolo italiano ad Arezzo contro lo sfidante locale Mario D’Agata, al quale lasciò il verdetto dopo la squalifica patita nella nona ripresa. Zuddas continuò a calcare le tavole del quadrato con l’auspicio di avere la rivicita dal campione toscano. Il desiderio si realizzò il 10 aprile 1954 a Milano contro un tenace D’Agata che lo superò in 12 tempi. Nei mesi seguenti si trasferì in Australia dove si esibì tre volte con esiti negativi. Nell’aprile dell’anno seguente volò a Stoccolma, Svezia, perdedo dal locale Leif Wadling. Ritrovò la via del succeso fino allo scontro con Tanny Campo, nel settembre 1957 a Varese, dove il filippino lo superò dopo 10 tempi. Tra vittorie e sconfitte il 30 ottobre 1959 a San Paolo del Brasile impegnò per 10 riprese Eder Jofre, futuro titolare mondiale dei gallo e piuma. Zuddas lasciò la boxe dopo l’incontro numero 77 (57-16-4), sostenuto a Porto Torres il 4 settembre 1960 e che lo vide soccombere al sassarese Giuseppe Poddighe sulle 8 riprese.

Primiano Michele Schiavone