Palmucci è campione d'Italia
di Priminao Michele Schiavone
Il romano Rinaldo Palmucci divenne il quarto campione italiano dei pesi mediomassimi il 7 marzo 1926 a Milano, disponendo nell’ottava ripresa del locale Rino Contro, alla prima difesa del titolo conquistato quattro anni prima. Palmucci nacque a Roma il 15 agosto 1901 e debuttò tra i professionisti nella sua città il 18 ottobre 1924. Prima della sfida al campionato nazionale aveva riportato una sola sconfitta ai punti contro il francese Arthur Vermaut, prontamente riscattata col risultato di abbandono dell’avversario, seguita da un successo in quattro tempi su Rino Contro, senza titolo in palio. Prima della sfida tricolore pareggiò con il transalpino Raymond Bonnell; dopo dovette cedere a Leone Jacovacci nella seconda tornata. Superato poi il francese di origine congolese Kid Nomo, il 29 giugno 1926 Palmucci uscì sconfitto dalla difesa organizzata a Roma contro lo sfidante piemontese Michele Bonaglia, con un verdetto stilato al termine delle 15 riprese. Il 16 novembre affrontò a Liegi il belga Fernand Delarge e riportò un altro insuccesso in 10 tempi. Palmuci incrociò ancora i guantoni con Delarge, il 21 febbraio 1927 a Roma, chiudendo il confronto con il risultato di parità deciso dopo 12 sessioni. Il 2 luglio seguente a Torino provò a riprendersi il titolo da Bonaglia, ma rimase battuto ai punti dopo 15 riprese. Il 14 luglio si esibì a Milano mettendo fuori combattimento il francese Georges Moreau. In seguito si trasferì in Argentina e nel 1928 calcò due volte il ring a Buenos Aires, perdendo da Guillermo Silva e Vicente Olivieri. Nel 1929 riprese a combattere nella sua città, dove vinse contro Presidio Pavesi e rimase squalificato dinanzi ad Armando De Carolis. Nel 1930 cedette ai punti a Preciso Merlo e rimase inattivo per due anni interi. Si ripresentò ai suoi tifosi nel 1933 e dopo una vittoria su Alberto Daccò si esibì due volte a Barcellona, in Spagna, subendo due squalifiche. Si rifece contro Duilio Massacese e l’anno seguente replicò i risultati positivi contro Oreste Colognato e Vittorio Livan prima di perdere da Domenico Ceccarelli. Si fermò ancora un anno e riprese l’attività nel 1936 con un facile successo contro Italo Motelli, per poi abbandonare a Varese dinanzi al locale Angelo Saruggia. Continuò a combattere ancora tre anni, in modo sporadico, superando Pietro Drigo e Romolo Pravisan, ma perdendo da Gerolamo Giusto. Il 25 ottobre 1939 per il romano arrivò il match che annunciava l’abbandono dell’attività: lo disputò a Roma e lo gestì fino alla vittoria in 6 riprese riportata sul lombardo Angelo Saruggia, suo vincitore tre anni prima. Palmucci lasciò il ring dopo 37 combattimenti: 21-14-2.
Primiano Michele Schiavone
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