Annibale Omodei sul trono italiano
di Priminao Michele Schiavone
Il lombardo Annibale Omodei giunse al primo traguardo tricolore dopo tre anni e mezzo di militanza professionistica: l'11 marzo 1958 a Pavia, sua città adottiva, centrò l’obiettivo imponendosi al parmense Marcello Padovani dopo una lotta durata 12 riprese. Nato il 4 luglio 1933 a Roccafranca, in provincia di Brescia, iniziò la carriera a torso nudo il 17 settembre 1954 a Pavia, dove aveva debuttato con la canottiera quattro anni prima. L’attività svolta nei primi anni fu intensa e ricca di risultati positivi, frammezzati da diversi verdetti nulli e alcune sconfitte. Si affermò all’attenzione nazionale attraverso il vaglio di avversari di buona levatura come Gaetano De Lucia, Mario Calcaterra, Paolo Cipriani, Renato Giacchè, Bruno Visintin, Franco Antonini, Ray Paini, Mario Vecchiatto, Germano Cavalieri, Altidoro Polidori e Giuseppe Marotti, oltre a tanti altri. Nel 1957 praticò le prime esperienze all’estero, pareggiando a Losanna, Svizzera, con il francese di origine camerunense Epiphane Akono, e ad Annecy, Francia, con il locale Simon Perillat; vinse a Ginevra, Svizzera, sul transalpino Edouard Ptak; impattò in Amburgo, Germania, con il campione tedesco Manfred Neuke; perse a Parigi da Cherif Hamia, campione nazionale e d’Europa dei pesi piuma. Dopo la conquista della cintura italiana affrontò senza titolo in palio a Lugo il guardia destra Bruno Ravaglia, romagnolo di Faenza, perdendo il confronto dopo 10 tempi. Il regno italiano di Omodei si concluse la sera del 9 agosto 1958, a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, dinanzi all’udinese Mario Vecchiatto che trionfò al termine delle 12 riprese. Seguitò a combattere con una fitta attività che lo impegnò fino al novembre 1963, concedendosi al vaglio delle nuove generazioni, anche tra i pesi welter. Concluse la carriera con 99 incontri: 44-32-22-1 no-contest.
Primiano Michele Schiavone
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