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UN GIORNO COME OGGI, IL 24 MARZO DEL 1923

24/03/2018 - 11:29:43

 

 

Leo Giunchi campione italiano

di Priminao Michele Schiavone

Il settimo campionato italiano dei pesi piuma si svolse il 24 marzo 1923 a Roma al quale parteciparono, per il titolo vacante, il locale Leo Giunchi e il catanese Franco Vitale. Il confronto si concluse nella tredicesima ripresa quando il siciliano venne squalificato e il romano proclamato nuovo titolare nazionale, il quinto in ordine di tempo ad averlo conquistato tra le corde. Lo precedetto Carlo Sala, proclamato d’ufficio, Azzo Gentili, Giovanni Bosetti, Enea Marzorati ed Eduardo Piacentini. Venuto al mondo il 17 gennaio 1896, alcuni riportano Roma come città natale, altri Koyo in Russia, dove sembra si trovasse la famiglia nella sua attività circense, Giunchi intraprese l’attività professionistica il 27 aprile 1922, nella città eterna, con un successo sulle 10 riprese ottenuto contro il concittadino Romolo Parboni, futuro titolare italiano dei pesi leggeri. In precedenza Giunchi aveva vinto due volte il campionato nazionale dei dilettanti, tra i pesi leggeri, nel 1920 a Milano e nel 1921 a Roma. Tra le due competizioni tricolori aveva rappresentato l’Italia ai Giochi olimpici di Anversa, in Belgio, perdendo al primo turno. Come professionista si fece apprezzare in Francia dove si esibì più volte a Marsiglia e Nizza. Il 25 ottobre 1923 mantenne il titolo italiano a Genova, quando respinse il milanese Pietro Bianchi dopo 15 tempi. Nel 1924 si trasferì negli Stati Uniti, dove rimase attivo fino a maggio; al ritorno in Europa prese a combattere da agosto in Francia, Portogallo e Belgio. Continuò a girovagare nel vecchio continente anche nel 1925, salendo sui quadrati di Spagna, Inghilterra, Francia e ancora Portogallo. Il 14 ottobre di quell’anno perse la fascia tricolore dei pesi piuma per aver superato il limite della categoria in vista della difesa del titolo contro l’altro romano Luigi Marfurt, dichiarato d’ufficio campione italiano. I due si affrontarono comunque e il neo campione prevalse ai punti sulle 15 riprese. Giuchi, uno dei migliori trapezisti al mondo, disputò pochi incontri ancora e nel 1926 lasciò il ring dopo 52 confronti: 23-17-7-5 sd.

Primiano Michele Schiavone