Franco Nenci sfida Fortunato Manca
di Priminao Michele Schiavone
Il toscano Franco Nenci arrivò al campionato italiano professionisti dopo sette anni circa dal suo debutto: il 3 aprile 1964 a Torino tentò di spodestare il titolare dei pesi welter Fortunato Manca, possessore del titolo dal dicembre 1962, alla sua prima difesa. Nenci dovette rinunciare alla sfida nel corso della settima ripresa e lasciò campo libero al sardo che sei mesi dopo conquistò il titolo europeo della categoria. Nenci iniziò la carriera a torso nudo il 6 settembre 1957 a Livorno, dove era nato il 25 gennaio 1935, dopo aver corredato il palmares dilettantistico con la medaglia d’argento olimpica dei pesi superleggeri guadagnata sul ring di Melbourne, Australia, nel 1956. Nella finale cedette ai punti al sovietico di origine armena Vladimir Engibaryan, che nella sua carriera fu capace di vincere tre volte il campionato sovietico oltre alle tre medaglie d’oro e una di bronzo ai campionati europei. Dopo una serie di successi, uno dei quali su Marcello Padovani, nel luglio 1958 a Firenze pareggiò con il locale Nedo Stampi; lo stesso fece tre mesi dopo a Ginevra, Svizzera, con Epiphane Akono, france originario del Camerun. Nel dicembre seguente a Roma conobbe la prima sconfitta, ai punti per mani di Charley Douglas, statunitense attivo sul suolo italiano. L’anno seguente mise in fila Nedo Stampi, l’americano Charley Douglas che gli aveva procurato il primo insuccesso, e Annibale Omodei, prima di tornare a Ginevra e cedere al franco-tunisino Guizani Rezgui. Chiuse la stagione con il risultato positivo ottenuto contro il francese Manuel Sosa, futuro campione nazionale. Aprì la nuova del 1960 affermandosi sul pavese Luigi Castoldi in Ancona ma dovette abbandonare al primo tempo nella rivincita organizzata a Pavia; sconfisse ai punti Francesco Caruso e nel terzo match con Castoldi a Roma finì al tappeto nella sesta sessione. Si rifece nella sua città dinanzi a Bruno Ravaglia e al transalpino Jacky Chauveau. Nel 1961 tornò nella capitale dove venne superato ai punti da Mario Vecchiatto e per abbandono dallo statunitense Jesse Jones, debuttante in Italia dopo sette anni di professionismo in California, che sconfisse ai punti nelle rivincita a Livorno, dove si affermò poi contro il francese Maurice Colombies e Luigi Furio. Trascorse l’anno seguente senza riportare alcuna macchia sul record: pareggiò con Giacomo Putti, due volte a Roma, con il transalpino Claude Saluden a Ginevra e con Franco Bianchini ad Arezzo, dove aveva vinto alcuni mesi prima sullo stesso avversario; riportò anche successi nei confronti del franco-tunisino Omrane Sadok e Marcello Santucci. Nel 1963, dopo il risultato nullo ottenuto a Bologna con Alfredo Parmeggiani, affrontò a Tunisi il locale Omrane Sadok, contro il quale si arrese nel quinto tempo. L’anno successivo, dopo il fallito tentativo tricolore, si riabilitò di fronte a Elio Niero e perse ai punti contro Domenico Tiberia e, a causa di una ferita, da Aldo Battistutta. Nel 1965 salì sul ring solo due volte: a Madrid, dove desistì nel secondo assalto del confronto con il campione spagnolo dei medi jr Cesareo Barrera Corpas, e a Latina dove superò Angelo Neroni ai punti. Nenci continuò ad allenarsi ancora per due anni, nei quali impose il pari al turco Garbis Zakaryan sul ring di Istanbul, sconfisse ai punti Mirko Rossi e Luigi Patrini, pareggiò con Domenico Tiberia a Roma, quindi superò Luigi Patrini e Domenico Belvederesi a conclusione di dieci anni condotti a torso nudo. Scese dal quadrato per l’ultima volta, vittorioso, il 14 luglio 1967 a Senigallia, in provincia di Ancona, dopo aver condotto l’incontro numero 56: 36-11-9.
Primiano Michele Schiavone
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