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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, TONY DE MARCO
21/04/2018 - 12:16:56
Al secolo Leonardo Liottadi Pietro Anselmi e Vincenzo Belfiore Tony De Marco è stato il quarto pugile, con sangue italiano nelle vene, a conquistare la corona mondiale dei pesi welter dopo Joe Dundee, Young Corbett 3° e Marty Servo. All’anagrafe era registrato come Leonardo Liotta, nome che cambiò assumendo quello di un amico, anch’esso pugile, per aggirare l’ostacolo dei genitori che non vedevano di buon occhio la sua passione sportiva. Nato a Boston, nel Massacchusset, il 14 gennaio 1932 da genitori siciliani originari di Sciacca, venne segnalato al manager Bobby Agrippino come un pugile dal sinistro devastante. Nel 1948 dopo la vittoria nel campionato del New England passò al professionismo facendo valere la sua vigoria fisica che però non era sempre sostenuta da un bagaglio tecnico adeguato. La sua boxe faceva leva sulla sua notevole potenza. Al mondiale vi giunse dopo aver sostenuto sette anni di autentiche battaglie. Aveva da poco compiuto ventitre anni quando, al Garden di Boston, mise fuori combattimento, al quattordicesimo round, il campione Johnny Saxton. Il suo regno durò però poco. Sulla sua strada incrociò Carmen Basilio con il quale ingaggiò una lotta all’ultimo colpo. Il match venne classificato come il più spettacolare dell’anno. Anche la rivincita, disputata cinque mesi dopo, finì con lo stesso verdetto. Basilio aveva le sue stesse caratteristiche ma poteva contare su una maggiore solidità fisica. Questo combattimento segnò la fine della parte migliore della carriera di De Marco. Continuò, tuttavia, a combattere fino al 1962 quando decise di dire finalmente basta con la boxe. Dopo il pugilato apriva una taverna a Phoenix in Arizona e lavorò come ufficiale legale nel Massachusset. Boston, in onore del suo campione intitolò una via nel centro della città: Tony De Marco Way. Nel suo palmares figurano 71 incontri di cui 58 vinti, 12 persi e 1 pareggio.
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