Aldo Bentini perde il titolo italiano

di Priminao Michele Schiavone

Il laziale Aldo Bentini cedette la cintura tricolore dei pesi superwelter alla terza difesa, il 28 aprile 1974, quando a Palermo la mise in gioco contro il locale Antonio Castellini, finendo sconfitto ai punti dopo 12 riprese. Bentini tentò di ripresendersi la corona nazionale in tre successive prove: il 20 dicembre dello stesso anno a Milano, nella sfida portata al suo vincitore Castellini, conclusasi con la sconfitta nella terza tornata; il 3 novembre 1976 a Pesaro, dove venne squalificato nella seconda sessione dinanzi a Damiano Lassando nel confronto valevole per il vacante campionato; nuovamente a Pesaro il 28 maggio 1977, quando di fronte allo stesso Lassandro venne fermato all’undicesima ripresa. Bentini, nato a Cisterna di Latina, in provincia di Frosinone, il 23 novembre 1948, iniziò la carriera professionistica a Roma il 20 marzo 1970 dopo aver esercitato una brillante ruolo con la canottiera: due volte vincitore agli assoluti nella categoria welter pesanti, nel 1968 a Cecina e nel 1969 a Castelfranco Veneto; partecipante alle olimpiadi di Città del Messico nel 1968 e a innumerevoli dual-match con la maglia azzurra. Divenne campione italiano dei professionisti, al limite dei superwelter, l’8 luglio 1973 a Tarquinia, in provincia di Viterbo, a spese del ligure Alberto Torri, squalificato nella nona ripresa, nel confronto valevole per il titolo vacante. Mantenne lo scettro italiano nella difesa tenuta il 23 settembre successivo contro Mario Belsole a Caspoggio, in provincia di Sondrio, dove la rottura del ring determinò il verdetto di no-contest al quinto tempo, poi il 30 novembre a Roma con una vittoria ai punti decisa alla fine delle 12 riprese combattute con Alberto Torri. Lasciò la boxe nel 1977, dopo il secondo insuccesso patito contro Lassandro,con il record di 30 incontri: 19-6-3-2 nc.

Primiano Michele Schiavone