Malè mantiene il titolo nazionale

di Priminao Michele Schiavone

Il laziale Luigi Malè venne chiamato a mettere in palio il suo titolo italiano dei pesi leggeri il 20 aprile 1950 a Milano contro il piemontese di origine veneta Giuseppe Fusaro, al quale aveva tolto la cintura il 28 dicembre dell’anno precedente, sempre nel capoluogo lombardo, sulla distanza delle 12 riprese. Il loro secondo confronto per il titolo arrivò al limite dei 12 termpi con il risultato di parità, verdetto che consentì a Malè di continuare a governare in campo nazionale. Per lui si stabilì la seconda difesa della corona tricolore contro Dulio Loi e l’8 novembre 1950, sempre a Milano, la mantenne ancora una volta con decisione di parità definita al termine delle 12 sessioni. Malè e Fusaro, oltre che per le sfide nel campionato italiano si affrontarono altre due volte sulle 10 riprese, sempre a Roma: il 3 marzo 1949, il cui esito ai punti fu favorevole al viterbese, e il 15 febbraio 1951, concluso con il risultato nullo. Malè lasciò il titolo italiano dei pesi leggeri e continuò a combattere tra i pesi welter, nella cui divisione di peso ottenne due occasioni di competere per il campionato italiano, perdendo entrambe le volte: l’8 novembre 1952 a Civitavecchia dinanzi al romano Luigi Valentini che lo fermò nell’ottavo tempo; il 15 settembre 1957 a Viterbo al cospetto del lombardo Giancarlo Garbelli che lo superò ai punti. Nato a Viterbo il 25 febbraio 1929, Malè salì sul ring per la prima volta a torso nudo nella sua città natale il 17 gennaio 1948 e scese per l’ultima volta il 23 dicembre 1958 a Roma, sostenendo in totale 72 incontri: 38-23-11. In 11 anni di attività si esibì anche all’estero: una volta a Londra, un’altra a Ginevra, e sostenne quattro combattimenti in Australia, a Sydney e Brisbane.

Primiano Michele Schiavone