Pasquale Mazza sfida Loris Stecca
di Priminao Michele Schiavone
La prima sfida portata dal pugliese Pasquale Mazza al titolo italiano dei pesi piuma si realizzò il 12 maggio 1982 a L’Aquila, dove affrontò il titolare Loris Stecca, futuro campione europeo della categoria e mondiale WBA supergallo. L’importante occasione di Mazza svanì nella quarta ripresa, quando una ferita lo fermò lungo la strada dei propositi di conquista. Mazza, chiamato affettuosamente Lino, nacque a Brindisi il 10 dicembre 1957 e si presentò per la prima volta sul ring a torso nudo l’11 maggio 1979 a Senigallia, con esito negativo contro Giulio Greco. Ritornò sul ring nel dicembre seguente, gioiendo la sua prima vittoria professionistica. Non conobbe altri insuccessi fino al ricordato fallito tentativo di vincere il campionato nazionale: riportò dodici affermazioni, anche contro il due volte campione italiano Marco Gallo, e quattro risultati nulli, uno dei quali con il tunisino di tessera italiana Kamel Bou Ali, che divenne campione mondiale WBO leggeri jr. Dopo lo sfortunato tentativo consumato nei confronti di Stecca, il brindisino si affermò contro Bofunga Eymono, zairese con licenza italiana. Nel 1983 salì sul ring tre volte, riportando altrettanti risultati negativi: a Grosseto soffrì un’altra ferita che lo vide soccombere dinanzi all’italo-canadese Tony Salvatore; a Saint Vincent venne superato ai punti dal napoletano Salvatore Bottiglieri; a Zurigo, Svizzera, rimase sconfitto ai punti dall’elvetico Sepp Iten. L’ultima volta che Mazza calcò il quadrato come protagonista fu il 10 giugno 1984, quando a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, sfidò il campione italiano dei pesi piuma Salvatore Bottiglieri, suo vincitore l’anno precedente. Il suo impegno durò 12 ripresema alla fine il verdetto ai punti premiò il partenopeo. Mazza lasciò la boxe agonistica con il record di 24 incontri: 14-6-4. Dopo poco tempo tornò in palestra per intraprendere la pratica di allenatore, ottenendo quelle soddisfazioni che la professione di pugile gli negò.
Primiano Michele Schiavone
|