Al secolo William Raleigh Pastrano

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Era nato il 27 novembre 1935 a Miami in Florida, dove trascorse gran parte della sua vita. Era poco più che un bambino quando il padre lo portò in una palestra di pugilato per fargli vincere l’obesità causata da una disfunzione ormonale. Con il tempo, quella che era stata solo un’esigenza primordiale, trasformò William Raleigh Pastrano in un pugile molto abile e dai movimenti armoniosi.  Fece il suo debutto sul ring a sedici anni come peso welter, ma con il crescere dell’età salì anche di peso. All’angolo ebbe sempre Johnny Dundee, che dopo essere stato un grande del ring seppe anche esserlo come manager. Scalò ben presto le prime posizioni del ranking mondiale dei pesi massimi. La sua scherma, eccellente specie nella fase difensiva, gli permise di incontrare senza danni pericolosi picchiatori come Rex Layne, Pat McMurtry, Charley Norkus, Dick Richardson, Brian London, Joe Bygraves ed altri. Affrontò anche, nel 1958 a Bologna, Franco Cavicchi. Campioni eccelsi come Joey Maxim e Archie Moore dovettero fare i conti con la sua tecnica sopraffina. Dopo l’iniziale incursione nella massima categoria, trovò la definitiva consacrazione tra i mediomassimi con la conquista del titolo mondiale a spese di Harold Johnson. Pur non essendo un picchiatore respinse gli assalti alla sua corona battendo prima del limite Gregorio Peralta a New Orleans e l’inglese Terry Downes a Manchester. Ma il 30 Marzo 1965 al Madison Square Garden di New York non seppe resistere all’aggressività del portoricano José Torres. Fu questo il suo ultimo match, non aveva che solo trent’anni. E’ morto il 6 dicembre 1997. Il suo record è composto da 83 combattimenti di cui 62 vinti, 13 persi e 8 pareggiati.