Morto dopo lunga malattia
di Primiano Michele Schiavone
Luglio 2018 – L’ex pugile professionista Antonio Manzaro, deceduto nella mattina del 3 luglio dopo molte sofferenze, ha avuto l’estremo omaggio dai suoi concittadini che ebbero modo di apprezzare le sue doti combattive, ma soprattutto le sue qualità umane che contraddistinsero la sua vita dopo l’abbandono dell’attività pugilistica.
Manzaro è venuto a mancare quattro giorni prima del suo settantaseiesimo compleanno, nella sua città natale San Severo, in provincia di Foggia, dove nacque il 7 luglio del 1942.
Dopo una interessante esperienza dilettantistica svolta con i colori del sodalizio sanseverese intitolato ad Antonio Di Mauro, debuttò al professionismo come peso superleggero il 27 novembre 1965, facendo ben sperare. Purtroppo rimase a lungo inattivo, con soli tre combattimenti nei due anni seguenti, uno dei quali perso contro il guardia destra rodigino Tullio Zanirato.
Nel 1968 si presentò sul ring sette volte, riportando altrettante affermazioni. L’anno successivo, dopo un’altra vittoria ottenuta nella categoria dei pesi welter, accettò di affrontare il laziale di origine abruzzese Mario Landolfi per il campionato italiano centro-sud di quella divisione di peso. Il confronto avvenne il 31 agosto 1969 a Sperlonga, in provincia di Latina, ma la sua superiorità fisica dovette soccombere dinanzi all’infortunio accusato a una mano che lo costrinse a disertare la gara nella sesta ripresa.
Si ripresentò sul ring nel luglio del 1970 imponendosi al laziale di estrazione siciliana Franco Caruso, che aveva inaugurato insieme a Sandro Lopopolo il campionato nazionale dei pesi superleggeri.
Tornato alla inattività, salì sul quadrato per l’ultima volta il 2 luglio 1972, quando conobbe il suo terzo insuccesso, quella volta dovuto a una ferita riportata nel confronto sostenuto contro Salah Arafa, algerino residente a Lugano in Svizzera.
Prima di allora Manzaro aveva ottenuto 12 trionfi, sommando in totale 15 combattimenti.
Primiano Michele Schiavone
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