Il 2 luglio 1955 Mario Ciccarelli si ripresentava di fronte al pubblico milanese nella serata in cui si svolgeva la grande sfida tra Duilio Loi e Giancarlo Garbelli. Il figliol prodigo di Isola Liri che aveva entusiasmato proprio contro Loi un anno prima, aveva deluso il pubblico milanese che lo voleva rivedere in azione. Infatti il pugile ciociaro disputò contro il navigato Jean Ruellet un match deludente che durò appena 4 riprese con verdetto di no contest. Ciccarelli che in Europa all’epoca era considerato al 10mo posto tra i welter ci riprovava sul ring milanese affrontando Alois Brand, ex campione tedesco dei leggeri e oltrettutto strenuo avversario di Loi. Il pugile tedesco aveva una boxe sgusciante ed era molto lucido nelle sue repliche. Un avversario non facile contro il quale Ciccarelli, che era un gladiatore dalla potenza micidiale, adottò una tattica diversa lasciandogli l’iniziativa. Brand abboccava e attaccava in maniera imprudente fino a quando con un gancio sinistro al quinto round iniziava il suo calvario, dopo il primo conteggio vi ritornava per un corto destro al mento, rialzatosi crollava per un montante sinistro al fegato. Il tedesco era davvero stoico nel riprendere il match ma un largo destro al fianco completava l’opera definitivamente. Il pubblico milanese gradì molto la prestazione del “Ciociaro” apparso meno impulsivo e più razionale, sulla sua potenza non si avevano dubbi.
Il 2 luglio 1955 Mario Ciccarelli si ripresentava di fronte al pubblico milanese nella serata in cui si svolgeva la grande sfida tra Duilio Loi e Giancarlo Garbelli. Il figliol prodigo di Isola Liri che aveva entusiasmato proprio contro Loi un anno prima, aveva deluso il pubblico milanese che lo voleva rivedere in azione. Infatti il pugile ciociaro disputò contro il navigato Jean Ruellet un match deludente che durò appena 4 riprese con verdetto di no contest. Ciccarelli che in Europa all’epoca era considerato al 10mo posto tra i welter ci riprovava sul ring milanese affrontando Alois Brand, ex campione tedesco dei leggeri e oltrettutto strenuo avversario di Loi. Il pugile tedesco aveva una boxe sgusciante ed era molto lucido nelle sue repliche. Un avversario non facile contro il quale Ciccarelli, che era un gladiatore dalla potenza micidiale, adottò una tattica diversa lasciandogli l’iniziativa. Brand abboccava e attaccava in maniera imprudente fino a quando con un gancio sinistro al quinto round iniziava il suo calvario, dopo il primo conteggio vi ritornava per un corto destro al mento, rialzatosi crollava per un montante sinistro al fegato. Il tedesco era davvero stoico nel riprendere il match ma un largo destro al fianco completava l’opera definitivamente. Il pubblico milanese gradì molto la prestazione del “Ciociaro” apparso meno impulsivo e più razionale, sulla sua potenza non si avevano dubbi.