Il 22 ottobre 1933 nell’immensa Piazza di Siena, strapiena di gente per vedere all’opera non solo Primo Carnera difendere il titolo dei massimi dal basco Paulino Uzcudum, ma faceva la sua bella figura nella stessa giornata il titolo europeo dei leggeri tra Anacleto Locatelli e Francois Sybille. Si trattava di una rivincita tra i due, perché il belga aveva tolto la corona vincendo per squalifica a Bruxelles con una decisione che aveva smosso parecchie critiche. I due s’incontreranno subito dopo senza titolo in palio a Marsiglia con un pari che non accontentò nessuno. Era quindi arrivato il momento di saldare il conto. Non era facile perché Sybille era un grandissimo campione, in possesso di un sinistro eccezionale oltrechè di grande resistenza e mestiere come pochi. I due si conoscono bene, più che di studio c’è bisogno di strategia. Locatelli blocca i colpi dell’avversario e improvvisamente piazza il suo sinistro che viene visibilmente accusato. I due sono sempre in movimento senza prendere in mano la situazione per non farsi sorprendere. I colpi a segno sono pochi da entrambe le parti, ma sono quasi sempre efficaci. Dopo un quinto round condotto a tutta birra, Locatelli nei seguenti sembra dover recuperare energie. Dopo il 10° round perde addirittura terreno contro un avversario inesauribile nei suoi attacchi. Sybille pensa di avere il match a portata di mano, ma è un errore perché nel penultimo round sull’ennesimo attacco il belga viene incrociato da un improvviso quanto efficace uno-due. Il belga, probabilmente scosso, non ragiona e cerca di concludere all’attacco. Locatelli dilaga con le sue serie, dove la velocità d’esecuzione toglie sicurezza e forze ad un avversario che sembra sull’orlo del ko, ma che resiste fino al suono del gong. C’è molta attesa per il verdetto, ma i due ultimi round lasciano il segno nel giudizio e Locatelli riconquista il titolo europeo.
Il 22 ottobre 1933 nell’immensa Piazza di Siena, strapiena di gente per vedere all’opera non solo Primo Carnera difendere il titolo dei massimi dal basco Paulino Uzcudum, ma faceva la sua bella figura nella stessa giornata il titolo europeo dei leggeri tra Anacleto Locatelli e Francois Sybille. Si trattava di una rivincita tra i due, perché il belga aveva tolto la corona vincendo per squalifica a Bruxelles con una decisione che aveva smosso parecchie critiche. I due s’incontreranno subito dopo senza titolo in palio a Marsiglia con un pari che non accontentò nessuno. Era quindi arrivato il momento di saldare il conto. Non era facile perché Sybille era un grandissimo campione, in possesso di un sinistro eccezionale oltrechè di grande resistenza e mestiere come pochi. I due si conoscono bene, più che di studio c’è bisogno di strategia. Locatelli blocca i colpi dell’avversario e improvvisamente piazza il suo sinistro che viene visibilmente accusato. I due sono sempre in movimento senza prendere in mano la situazione per non farsi sorprendere. I colpi a segno sono pochi da entrambe le parti, ma sono quasi sempre efficaci. Dopo un quinto round condotto a tutta birra, Locatelli nei seguenti sembra dover recuperare energie. Dopo il 10° round perde addirittura terreno contro un avversario inesauribile nei suoi attacchi. Sybille pensa di avere il match a portata di mano, ma è un errore perché nel penultimo round sull’ennesimo attacco il belga viene incrociato da un improvviso quanto efficace uno-due. Il belga, probabilmente scosso, non ragiona e cerca di concludere all’attacco. Locatelli dilaga con le sue serie, dove la velocità d’esecuzione toglie sicurezza e forze ad un avversario che sembra sull’orlo del ko, ma che resiste fino al suono del gong. C’è molta attesa per il verdetto, ma i due ultimi round lasciano il segno nel giudizio e Locatelli riconquista il titolo europeo.