Il 28 ottobre 1982 Luigi Minchillo era chiamato a difendere il titolo europeo dei superwelter. Il suo avversario, il serbo Marijan Benes, ex campione europeo, un tipo che cominciava a sentire il peso di una dura carriera, un mancino dotato di potenza con una boxe aggressiva non facile da scrollare a distanza ravvicinata. Minchillo aveva conquistato il titolo superando Louis Acaries, tra l’altro vincitore di Benes. Il pronostico sembrava arridere al pugliese, ma quel match rimarrà impresso nella memoria del nostro campione come uno dei più duri. Nei primi minuti di gara si aveva l’impressione errata che il match sarebbe durato poco. Benes colpito duro al primo round andava al tappeto, ma non veniva contato. Al terzo round lo sfidante conosceva nuovamente il tappeto a causa di un sinistro alla mascella e il suono del gong veniva in suo aiuto. La quarta ripresa presentava una scena inedita per la serata con Minchillo che vedeva le stelle per un destro micidiale alla mascella. Minchillo accumulava punti comunque fino alla VII ripresa, anche se lo sfidante gli rendeva la vita dura. Dall’VIII round il match acquistava un’altra fisionomia con i due che scambiavano mazzate davanti a un pubblico che si godeva lo spettacolo sia pure con una certa ansia fino all’ultimo con il serbo che aveva recuperato qualche punto su un Minchillo in affanno. Il verdetto premiò il campione con il punteggio di 118-116, 118-114 e un pari 116-116. Benes sportivamente riconobbe la superiorità del nostro pugile e anche lui ricevette un applauso meritato.
Il 28 ottobre 1982 Luigi Minchillo era chiamato a difendere il titolo europeo dei superwelter. Il suo avversario, il serbo Marijan Benes, ex campione europeo, un tipo che cominciava a sentire il peso di una dura carriera, un mancino dotato di potenza con una boxe aggressiva non facile da scrollare a distanza ravvicinata. Minchillo aveva conquistato il titolo superando Louis Acaries, tra l’altro vincitore di Benes. Il pronostico sembrava arridere al pugliese, ma quel match rimarrà impresso nella memoria del nostro campione come uno dei più duri. Nei primi minuti di gara si aveva l’impressione errata che il match sarebbe durato poco. Benes colpito duro al primo round andava al tappeto, ma non veniva contato. Al terzo round lo sfidante conosceva nuovamente il tappeto a causa di un sinistro alla mascella e il suono del gong veniva in suo aiuto. La quarta ripresa presentava una scena inedita per la serata con Minchillo che vedeva le stelle per un destro micidiale alla mascella. Minchillo accumulava punti comunque fino alla VII ripresa, anche se lo sfidante gli rendeva la vita dura. Dall’VIII round il match acquistava un’altra fisionomia con i due che scambiavano mazzate davanti a un pubblico che si godeva lo spettacolo sia pure con una certa ansia fino all’ultimo con il serbo che aveva recuperato qualche punto su un Minchillo in affanno. Il verdetto premiò il campione con il punteggio di 118-116, 118-114 e un pari 116-116. Benes sportivamente riconobbe la superiorità del nostro pugile e anche lui ricevette un applauso meritato.