Sandro D'Ottavio batte Ron Barton
di Alfredo Bruno
L'11 novembre 1955 l’organizzatore Reg King chiamò il romano Sandro D'Ottavio a battersi sul ring di Manchester con Ron Barton, grande promessa dei mediomassimi in procinto di sfidare il canadese Gordon Wallace per il titolo dell’Impero Britannico.
L’inglese con un record di 19 vittorie, di cui ben 15 prima del limite, si presentava come l’astro nascente della categoria, in virtù di alcuni successi su gente di valore come Don Ellis, Arthur Howard e il canadese Yvon Durelle.
Nel concetto inglese D'Ottavio, buon tecnico, non poteva resistere alla potenza dell’inglese, anche perché il romano era per certi versi più un medio che un mediomassimo. Fu un calcolo sbagliato e gli inglesi lo capirono subito quando il loro pugile rimase frastornato dalla velocità e varietà di colpi di "Cucciolo" come veniva chiamato l’allievo di Gigi Proietti.
Fu un dominio quasi assoluto tranne nella VI ripresa dove D'Ottavio, forse troppo sicuro, si fece trovare scoperto accusando vistosamente. Per fortuna recuperò e quando l’inglese cercava di concludere i suoi attacchi si ritrovava "legato" nella corta distanza.
L’incredibile velocità del romano fece il resto, tanto che l’arbitrò non esitò ad alzargli il braccio da vincitore al termine dei 10 round.
Una sconfitta netta che lasciò qualche dubbio sulle possibilità del giovane Barton che riuscirà a conquistare il titolo inglese, ma non quello dell’Impero Britannico contro Wallace.
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