Il 27 novembre 1964 grande appuntamento al Palasport romano con la boxe. La serata, organizzata da Eduino Zucchet vedeva la partecipazione di Benvenuti, Campari, Brandi, Saraudi. Ma il match di cartello lo tenevano i medi Ray Sugar Robinson e il romano Fabio Bettini. Indubbiamente convincere Robinson a combattere a Roma per la prima volta era stato uno scoop non indifferente. Il grande campione aveva combattuto in Italia una sola volta precisamente a Torino nel 1951 contro Cyrille Delannoit. Certo il Robinson che si presentava a Roma non era più il “Sugar” di una volta con i suoi 44 anni, ma conservava ancora sprazzi della sua antica classe. La scelta dell’avversario cadde su Fabio Bettini, un ottimo medio che alternava la sua attività tra Roma e Parigi. C’era anche il discorso che Robinson e Bettini si erano incontrati a Parigi un anno prima con il risultato di parità. Per certi versi una rivincita giustificata. Il romano era un buon pugile sotto tutti gli aspetti, un avversario difficile per i migliori. Sembrava lento nei suoi movimenti e spesso non troppo continuo, però i suoi colpi risultavano molto pesanti quando raggiungevano il bersaglio. Il match non fu certo entusiasmante, ma al pubblico tutto sommato piacque. Forse qualche critica fu lanciata contro il romano, dal quale si attendeva qualcosa di più. Fu decretato il pari, che per Bettini fu come una vittoria visto che aveva combattuto con una spalla lussata fin dalla seconda ripresa.
Il 27 novembre 1964 grande appuntamento al Palasport romano con la boxe. La serata, organizzata da Eduino Zucchet vedeva la partecipazione di Benvenuti, Campari, Brandi, Saraudi. Ma il match di cartello lo tenevano i medi Ray Sugar Robinson e il romano Fabio Bettini. Indubbiamente convincere Robinson a combattere a Roma per la prima volta era stato uno scoop non indifferente. Il grande campione aveva combattuto in Italia una sola volta precisamente a Torino nel 1951 contro Cyrille Delannoit. Certo il Robinson che si presentava a Roma non era più il “Sugar” di una volta con i suoi 44 anni, ma conservava ancora sprazzi della sua antica classe. La scelta dell’avversario cadde su Fabio Bettini, un ottimo medio che alternava la sua attività tra Roma e Parigi. C’era anche il discorso che Robinson e Bettini si erano incontrati a Parigi un anno prima con il risultato di parità. Per certi versi una rivincita giustificata. Il romano era un buon pugile sotto tutti gli aspetti, un avversario difficile per i migliori. Sembrava lento nei suoi movimenti e spesso non troppo continuo, però i suoi colpi risultavano molto pesanti quando raggiungevano il bersaglio. Il match non fu certo entusiasmante, ma al pubblico tutto sommato piacque. Forse qualche critica fu lanciata contro il romano, dal quale si attendeva qualcosa di più. Fu decretato il pari, che per Bettini fu come una vittoria visto che aveva combattuto con una spalla lussata fin dalla seconda ripresa.