Il 10 dicembre 1954 al West Melbourne Stadium Mario D’Agata affrontava uno dei pugili più insidiosi del momento, un pugile che molto schivavano, l’americano Billy Peacock, un gallo dalle mani pesanti e dal ritmo frenetico. L’aretino era diventato già all’epoca un idolo soprattutto per i molti italiani residenti in Australia. Nel primo match aveva entusiasmato superando nettamente il campione Bobby Sinn. Ma con il pugile di colore la situazione era molto più complicata e il pronostico era spaccato a metà. Il nostro campione confermò le sue doti eccezionali. Eppure Peacock esordì dopo pochi secondi con un destro micidiale che sorprese l’aretino. D’Agata incassò e smaltì il duro colpo e per certi versi quello fu il segnale di una pronta riscossa che durò 12 riprese. Un dominio assoluto con l’americano costretto a difendersi strenuamente. L’italiano vinse tutte le riprese meno due ( 9 e 11), che furono giudicate in parità. Al termine il ring fu assediato da una incredibile moltitudine di italiani che volevano complimentarsi e abbracciare D’Agata. Alla riunione era presente l’ex campione del mondo Jimmy Carruthers, che affermò di non aver mai visto un pugile così efficace tra i gallo. Billy Peacock dal canto suo si toglierà la soddisfazione di incontrare ben 6 campioni del mondo, ma purtroppo per lui senza esito positivo. Per D’Agata al contrario Billy Peacock, all’epoca classificato tra i primi 10 fu un bel trampolino di lancio per la sua carriera, che lo porterà alla conquista del titolo mondiale.
Il 10 dicembre 1954 al West Melbourne Stadium Mario D’Agata affrontava uno dei pugili più insidiosi del momento, un pugile che molto schivavano, l’americano Billy Peacock, un gallo dalle mani pesanti e dal ritmo frenetico. L’aretino era diventato già all’epoca un idolo soprattutto per i molti italiani residenti in Australia. Nel primo match aveva entusiasmato superando nettamente il campione Bobby Sinn. Ma con il pugile di colore la situazione era molto più complicata e il pronostico era spaccato a metà. Il nostro campione confermò le sue doti eccezionali. Eppure Peacock esordì dopo pochi secondi con un destro micidiale che sorprese l’aretino. D’Agata incassò e smaltì il duro colpo e per certi versi quello fu il segnale di una pronta riscossa che durò 12 riprese. Un dominio assoluto con l’americano costretto a difendersi strenuamente. L’italiano vinse tutte le riprese meno due ( 9 e 11), che furono giudicate in parità. Al termine il ring fu assediato da una incredibile moltitudine di italiani che volevano complimentarsi e abbracciare D’Agata. Alla riunione era presente l’ex campione del mondo Jimmy Carruthers, che affermò di non aver mai visto un pugile così efficace tra i gallo. Billy Peacock dal canto suo si toglierà la soddisfazione di incontrare ben 6 campioni del mondo, ma purtroppo per lui senza esito positivo. Per D’Agata al contrario Billy Peacock, all’epoca classificato tra i primi 10 fu un bel trampolino di lancio per la sua carriera, che lo porterà alla conquista del titolo mondiale.