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UN GIORNO COME OGGI, IL 23 FEBBRAIO DEL 1965

23/02/2020 - 22:39:54

 

 

Esordio tra i pro di Fernando Atzori

di Alfredo Bruno

Il 23 febbraio 1965 Fernando Atzori faceva il suo esordio tra i professionisti. Parliamo di un grande campione che forse meritava e merita una notorietà maggiore, a cominciare dai suoi trascorsi dilettantistici.

Parliamo pur sempre di una medaglia d’oro ai Mondiali Militari e ai Giochi del Mediterraneo. Ma la sua più grande impresa rimarrà l’oro Olimpico a Tokyo insieme a Cosimo Pinto.

Atzori era un mosca dal fisico "spigoloso", muscolarmente parlando. A vederlo in foto sembrava più un piuma. Aveva un tipo di boxe che si potrebbe racchiudere e semplificare con una semplice parola: efficace perché parliamo pur sempre di un buon tecnico, veloce e discretamente potente. Alle Olimpiadi fu un trionfatore nel vero senso della parola mettendo in fila ben 5 avversari.

Era nato in Sardegna e per quanto riguarda la sua categoria era stato un po’ ridimensionato, giustamente o ingiustamente, nel paragone con un altro grande mosca come Salvatore Burruni. Si formò pugilisticamente in Toscana a Firenze, e per certi versi qui era ancora vivo il ricordo di Mario D’Agata.

Che fosse un pugile di grande valore non c’era alcun dubbio perché già all’esordio gli fu messo contro lo spagnolo Manolin Alvarez, un buon prima serie, che si era battuto per il titolo già due volte, e non solo visto che conquisterà il titolo l’anno dopo questo match.

Quello contro lo spagnolo fu un match che definì bene la sicurezza e la padronanza di Atzori, che vinse agevolmente ai punti. Arriverà a battersi nel 1967, dopo 15 successi consecutivi, per l’europeo vacante contro il francese Renè Libeer, che in pratica era stato il successore di Burruni. Un match lottato e vinto di stretta misura. Atzori fino al 1971 sarà il dominatore in Europa con 9 vittorie e un pari proprio con Libeer, ben 5 dei suoi sfidanti non arrivarono all’ultima ripresa.

Il titolo gli fu tolto per un infortunio all’occhio nell’ 11° round, nella difesa contro lo svizzero Chervet. A metà del 1973 riconquistò il titolo Continentale, lasciato vacante da Chervet impegnato in una sfida mondiale, battendo prima del limite il francese Dominique Cesari. Ma rimase campione per pochi mesi fino a quando lo svizzero Chervet lo mise ko. Una sconfitta dura, ma non inaspettata, visto che Atzori sembrava aver ridotto da tempo la sua presenza in palestra. Si ritirerà definitivamente nel 1975 con un record di 44 vittorie, di cui 13 prima del limite, due pari e 6 sconfitte.