Domenico Tiberia contro Gaspar Ortega

di Alfredo Bruno

Il 28 febbraio 1964 la ITOS presentava ancora una volta una riunione di gran caratura al Palasport, gremito come sempre. Il clou era tenuto da Nino Benvenuti che affrontava il messicano Memo Ayon.

Nel sottoclou spiccava anche il nome del ceccanese Domenico Tiberia, divenuto ormai un beniamino del pubblico romano. Per lui non si era andato tanto per il sottile visto che era stato contattato Gaspar “Indian” Ortega uno dei più forti welter in circolazione.

Tiberia era decisamente un pugile da lanciare e questa sembrava l’occasione buona, anche perché Ortega in precedenza aveva affrontato Benvenuti, perdendo onorevolmente.

Il ceccanese aveva cominciato alla grande bersagliando il rivale con i suoi ganci dalla corta distanza. Il messicano, forte della sua esperienza acquisita in circa 150 matches, chiudeva i varchi costringendo il nostro pugile a incassare diretti, che non erano certo carezze.

Tiberia oltrettutto non era nel pieno delle sue forze avendo ridotto l’allenamento per una fastidiosa influenza. Il “ciociaro” divenne più prudente di fronte ad un avversario molto pericoloso.

Nelle ultime due riprese Tiberia si scatenava, anche se Ortega conteneva bene le folate del nostro pugile, che in altre occasioni erano state determinanti. Il verdetto andò giustamente a Ortega, mentre per il ciociaro ci fu la consolazione di un prolungato applauso.