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UN GIORNO COME OGGI, IL 3 MARZO DEL 1954
03/03/2020 - 22:41:15
Mario Ciccarelli batte Elis Askdi Alfredo Bruno Il 3 marzo 1954 la SIS presentava al Teatro Nazionale di Milano un’interessante riunione che aveva come finalità di lanciare per il grande pubblico due atleti del calibro di Franco Festucci, medio romano in antitesi a Tiberio Mitri, e Mario Ciccarelli, un leggero dal pugno pesante a cui corrispondeva, come capita ai picchiatori, una mascella fragile. Festucci aveva un’incredibile sfilza di vittorie prima del limite ed era imbattuto, per lui era stato scelto Michel Aubignat, un eccellente collaudatore, duro da sottomettere. Per Mario Ciccarelli si era fatto un ragionamento diverso, soprattutto dopo lo spettacolare match con il pugile di colore Sandy Manuel, battuto prima del limite al termine di un match al cardiopalma. Ciccarelli , era nato in Francia da genitori italiani, entrambi di Isola Liri, che lui considerava come se fosse la sua città natale. Il ragionamento del promoter Vittorio Strumolo era semplice: trovare un buon nome, ma nella parabola discendente. La scelta cadde su Elis Ask, un finlandese ex campione d’Europa, detronizzato dal danese Jorgen Johansen, futuro avversario di Duilio Loi per il titolo. Ask dopo la sconfitta europea sembrava aver tirato i remi in barca e dopo la sua sconfitta con il francese Sauveur Chiocca non si era allenato per un anno buono. Si trattava quindi di un buon nome con meno rischi. Questo era nelle intenzioni e all’apparenza. Ma in realtà le cose non si dimostrarono così semplici. Ask dimostrava visibilmente il suo scarso allenamento con qualche grasso di troppo. Dopo un paio di riprese equilibrate il finlandese andava a segno con un sinistro d’incontro perfetto nella sua esecuzione, Ciccarelli veniva contato e pagava lo scotto di non curare la difesa. Purtroppo per il “ciociaro” non era un episodio isolato, perché Ask arrivava a segno con frequenza e durezza e al V round l’arbitro lo contava in piedi al rallentatore. Ma forse in questo incredibile frangente l’ospite pagava lo scotto della sua scarsa preparazione e lasciava l’iniziativa al nostro pugile per riprendere fiato. Ciccarelli, passata la tempesta, prendeva quota e piazzava colpi su colpi. Stavolta era Ask ad accusare e nel IX round veniva contato due volte, a dire il vero un po’ al rallentatore, quasi per riparare il favore fatto prima all’italiano. L’ultima ripresa fu caotica e ininfluente, ma quando fu decretata la vittoria a Ciccarelli, il pubblico milanese non la prese bene e cominciò a fischiare. Forse se fosse stata decretata la parità entrambi i pugili sarebbero stati applauditi. Cose che capitano. Per Ask la carriera non aveva più prospettive fino al suo ritiro avvenuto nel 1957. Ciccarelli ebbe nel complesso una buona carriera, fu pugile molto richiesto, tra l’altro diede filo da torcere al grande Duilio Loi, ma in controtendenza non si battè mai per un titolo. |