Fu campione italiano e sfidante europeo
di Primiano Michele Schiavone
È giunta notizia della morte di Andrea Silanos, ex campione italiano dei pesi piuma, deceduto nella sua Alghero, città natale, all’età di 81 anni dopo una lunga malattia.
Il sardo, nato il 27 giugno del 1938, si fece notare già nell’ambito dilettantistico, quando partecipò alle qualificazioni olimpiche del 1960 a Roma. Nella capitale cedette il passo a Francesco Musso, che rappresentò l’Italia a quei giochi, dove riuscì a salire sul podio più alto, fregiandosi della medaglia d’oro nella categoria dei pesi piuma.
Silanos debuttò al professionismo con successo il 25 febbraio dell’anno seguente e continuò con esisti favorevoli fino al 22mo confronto, quando, il 24 aprile 1964 a Roma, il livornese Giancarlo Casti, superato a Milano due anni prima, gli sbarrò la strada al termine delle 8 riprese.
Dopo altri due trionfi, il 22 dicembre di quell’anno Silanos sfidò a Sassari lo spezzino Alberto Serti, campione in carica dei pesi piuma e già titolare europeo della categoria, togliendogli la fascia tricolore dopo 12 tempi.
Il 26 giugno dell’anno seguente, di fronte ai suoi concittadini si confermò campione nazionale quando lo sfidante livornese Maio Sitri, ex campione italiano dei pesi gallo e piuma, venne squalificato nell’ottava ripresa.
La posizione di primo piano in campo nazionale lo proiettò a livello continentale e il 7 marzo 1966, a Sassari, si trovò di fronte al campione europeo Howard Wintone, un gallese che aveva mantenuto due volte la sua cintura contro gli italiani Alberto Serti e Lino Mastellaro e aveva conteso al messicano Vicente Saldivar la corona mondiale.
Lo stoico Silanos lottò strenuamente fino alla quindicesima e ultima ripresa, quando venne fermato dall’arbitro.
Il sardo sommò altri due risultati positivi prima di perdere ai punti contro Felice Becco a Chiavari.
Chiuse la carriera il 3 marzo 1967 a Melbourne, dove dovette cedere nel secondo round all’australiano Johnny Famechon, futuro titolare mondiale Wbc dei pesi piuma.
Silanos lasciò il ring dopo 33 combattimenti, con 29 trionfi (10 prima del limite) e 4 insuccessi.
Primiano Michele Schiavone
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