4 volte tricolori con la canottiera e rappresentate olimpico
di Primiano Michele Schiavone
17 aprile 2020 – Quest’oggi è venuto a mancare, dopo lunga malattia, l’ex pugile Paolo Curcetti, classe 1936, che fu il primo foggiano a innalzarsi al rango di campione nazionale, al limite dei pesi mosca, nel difficile mondo della boxe, negli anni in cui i ragazzi con il "talento tra le mani" pullulavano le palestre. Con mestra tristeza ripercorriamo i suoi trascorsi sul ring.
Guidato dal foggiano Vincenzo Affatato, capostipite della disciplina in terra di Capitanata e della fortunata saga pugilistica locale, nell’estate del 1956 a Roma si affermò nella sua prima competizione nazionale, i campionati italiani novizi, superando i tre avversari che tentarono di sbarrargli la strada.
Nel febbraio dell’anno seguente a Bologna si aggiudicò il primo posto agli Assoluti dopo aver eliminato prima del limite i tre concorrenti assegnati.
Nel 1958 vestì più volte la maglia azzurra nei confronti internazionali, con i rappresentanti di Danimarca, Bulgaria, Germania dell’est, Jugoslavia e Romania.
Nel marzo dell’anno successivo conquistò la palma del migliore agli Assoluti di Milano, imponendosi nei quattro combattimenti sostenuti.
In maggio partecipò ai campionati europei di Lucerna, Svizzera, cedendo ai punti nei quarti di finale all’ungherese Gyula Torok, che vinse poi la medaglia d’argento di quella edizione e la medaglia d’oro ai giochi olimpici di Roma. Curcetti chiuse quella stagione con un successo ai punti nel confronto internazionale con la Jugoslavia.
Nel febbraio 1960 il foggiano vinse la sua quarta fascia tricolore a Torino, dove obbligò alla sconfitta quattro sfidanti. In agosto rappresentò l’Italia ai Giochi olimpici di Roma, lasciando il ring alla terza prova di fronte all’egiziano Abdelmoneim El-Guindi, che si guadagnò la medaglia di bronzo. Chiuse la fase dilettantistica dopo 50 incontri, con 41 trionfi, 5 insuccessi e 4 verdetti di parità.
Forte di tanta esperienza acquisita, Curcetti lasciò la maglietta per passare professionista. Debuttò a torso nudo il 21 febbraio 1961 a Milano con un risultato favorevole ai punti.
Dopo un altro successo nella sua città, in maggio a Roma, venne fermato da una ferita rimediata contro il piemontese Guido Locatelli.
Nello stesso anno si presentò a Foggia ancora tre volte, riportando due affermazioni e un verdetto nullo con il novarese Locatelli, suo primo vincitore.
Nel 1962 infilò quattro risultati positivi prima di cedere al più pesante Mimoun Ben Ali, guardia destra spagnolo di origine marocchina che vantava il campionato nazionale dei pesi gallo e una sfida continentale con il sardo Salvatore Burruni. Il foggiano dovette cedere alla maggiore esperienza dell’avversario straniero nella sesta ripresa. Ben Ali dimostrò la sua bravura continuando a calcare il ring per altri sette anni nel corso dei quali conquistò il titolo europeo dei pesi gallo, chiudendo la carriera con oltre centto esibizioni sostenute in quattordici anni.
Curcetti pagò a caro prezzo quell’avventata scelta dei suoi mentori e incappò in un cocente risultato sofferto dinanzi al brasiliano Yvan Cipriano.
Si esibì ancora tre volte, riportando altrettanti successi, prima di abbandonare la boxe nel 1964, dopo 15 combattimenti, con 11 vittorie, 3 sconfitte e 1 verdetto di parità.
La sua passione agonistica fu seguita dal fratello Antonio, classe 1940 che si cimentò anche tra i professionisti, e Gaetano, classe 1947, vincitore agli Assoluti del 1968 e 1969 nei minimosca, che partecipò alle Olimpiadi di Monaco di Baviera nel 1972.
Alcuni anni dopo il nome dei Curcetti tornò a interessare le cronache della boxe grazie a Salvatore, figlio del popolarissimo Paolo, che conquistò due volte il titolo italiano dei pesi superpiuma e una volta la cintura europea della categoria.
Primiano Michele Schiavone
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