Rocky Mattioli batte Steve Hopkin
di Gabriele Fradeani
diffuso da Alfredo Bruno
Grande attesa a Gatteo a Mare per il rientro di Rocky Mattioli, dopo nove mesi di inattività seguiti alla sconfitta subita a Wembley da Maurice Hope per il titolo mondiale WBC dei superwelter.
A seguito di quella debacle, l’abruzzese se ne era tornato in Australia ed aveva lasciato intendere propositi di abbandono. Poi, il ripensamento e la decisione di Umberto Bianchini di proporgli per il rientro un avversario incassatore e con pugno per collaudare le sue possibilità future: appunto l’inglese Steve Hopkin, un collaudatore si ma caparbio, veloce e scaltro.
Per l’occasione non solo il pubblico dei grandi eventi ma anche un interesse della stampa internazionale presente in forze a Gatteo, segno evidente dell’interesse sul prosieguo della carriera del fighter di Ripa Teatina.
In effetti sul ring nella prima parte del combattimento l’inglese riusciva a procurare non pochi pensieri a Mattioli che si vedeva superato in velocità e doveva fare i conti con un sinistro insidioso accusato in un paio di occasioni.
A partire dalla quinta ripresa peraltro Mattioli riusciva ad accantonare la rabbia con cui si portava in avanti, dava più ordine alle sue azioni e cominciava quel lavoro di demolizione, supportato soprattutto dal destro in gancio, che al settimo round dava i suoi risultati. Hopkin era stretto alle corde da una serie violenta al corpo nettamente accusata seguita da un corto destro che lo costringeva al tappeto. L’inglese facendo fede alla sua caratteristica di grosso combattente riprendeva e cercava di restituire colpo su colpo e la battaglia diventava cruenta.
Nella nona tornata l’epilogo: Mattioli chiude ancora Hopkin all’angolo e lo tempesta di colpi e con un gancio destro lo ferisce all’arcata; l’arbitro Pasini si rivolge al medico che decreta lo stop.
Un collaudo sicuramente positivo anche se il pugile abruzzese ha mostrato, il solito difetto di voler cercare la distanza ravvicinata ad ogni costo, cosa che gli fa subire troppi colpi.
Sarà la penultima esibizione italiana di Mattioli che chiuderà la carriera l’anno successivo in America con quattro vittorie prima del limite consecutive.
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