Damiano Lassandro batte Germano Valsecchi
di Alfredo Bruno
Il 6 giugno 1975 grande riunione al Palasport di Milano. Nel cartellone campeggia il nome di Rocky Mattioli, ma neanche il sottoclou scherza.
Nei superwelter Damiano Lassandro (+15, =2) se la deve vedere con un beniamino del pubblico milanese, Germano Valsecchi, che si doveva far perdonare le uniche sconfitte subite ad opera di Mimoun Mohatar.
Il match promette bene considerando le caratteristiche dei due. Lassandro, nato a Bari, ma residente a Pesaro insieme al corregionale Vincenzo Quero, nato a Taranto, porta con se un mix di buona tecnica e discreta potenza. Da dilettante ha vinto un po’ di tutto conquistando oltre al titolo degli Assoluti, anche un bronzo agli europei di Madrid e la partecipazione alle Olimpiadi di Monaco.
Germano Valsecchi per certi versi somigliava a Lassandro come modo di combattere ma mancava di continuità a differenza del suo avversario, era considerato un po’ il ragioniere del ring, in perfetta simbiosi con il suo lavoro di bancario.
Il match entrò subito nel vivo con un sordo lavoro alla corta distanza da parte di Lassandro. Valsecchi guardingo si rendeva pericoloso con i suoi diretti, che sembravano frustate. La soluzione del match si avrà alla 7ma ripresa per una ferita allo zigomo che il lombardo si portava da un paio di riprese. Il match era ancora equilibrato anche se pendeva un po’ dalla parte di Lassandro.
I due avranno comunque una brillante carriera. Lassandro diverrà campione italiano dei superwelter nel periodo 1976-78; arriverà alle soglie del titolo europeo, ma sarà bloccato da un discutibile pari con Marijan Benes.
Valsecchi diventerà un po’ a sorpresa campione europeo dei medi battendo Angelo Jacopucci, titolo che conserverà per ko sul danese Knudsen, ma che poi perderà ad opera di Alan Minter.
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