A Rimini, s'insegue il titolo nazionale welter

di Primiano Michele Schiavone

L'11 agosto del 1867 andava in scena a Rimini, sulla riviera romagnola, una riunione professionistica fondata sul combattimento valevole per il vacante titolo italiano dei pesi welter. Protagonisti dell’evento erano l’udinese Aldo Battistutta e il ceccanese Domenico Tiberia, entrambi classe 1938. Mentre Battistutta, professionista dal giugno 1963, era alla prima sfida tricolore, Tiberia, attivo a torso nudo dal febbraio 1961, era stato titolare nazionale dal dicembre 1964 all’ottobre dell’anno seguente. Il confronto riminese andava al limite delle 12 riprese e si concludeva a favore del più esperto Tiberia, 48-9-4. Lo sconfitto Battistutta, 20-5-2, diventerà campione italiano due anni dopo al limite dei pesi superwelter, titolo che conquisterà una seconda volta nel 1971. Anche Tiberia dopo aver riconquistato il titolo nazionale dei welter per la terza volta, vincerà in due occasioni la cintura italiana dei pesi superwelter, sempre a spese di Battistutta, e quella dei pesi medi.
Il resto del programma si presentava nutrito con quattro confronti. Il 25enne livornese Romano Fanali, 22-0-0, si affermava sul 28enne napoletano Luigi Farina, 21-6-1, dopo 8 riprese. Sulla stessa distanza il 30enne guardia destra locale Efrem Donati, 36-7-3, superava il 27enne romano Emilio Riccetti, 6-18-3. Lo stesso faceva il 37enne locale Ezio Raggini, 11-2-0, a spese del 24enne triestino Mario Del Degan, 3-2-0, vincitore agli assoluti del 1965. Il 22enne romano Giovanni Zampieri, 4-0-0, s’imponeva in 6 tempi al 25enne tarantino Francesco De Pace, 6-11-0.

Primiano Michele Schiavone