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ADDIO A SANDRO MAZZINGHI, GRANDE CAMPIONE

22/08/2020 - 18:28:07

 

 

Detentore del titolo mondiale ed europeo

di Primiano Michele Schiavone

Sabato 22 agosto 2020Dall’Ospedale Felice Lotti di Pontedera, in provincia di Pisa, è stata diffusa la notizia della morte di Sandro Mazzinghi, dove l’ex campione di boxe era ricoverato da alcuni giorni. Nato il 3 ottobre del 1938, nello stesso comune dove è venuto a mancare, avrebbe compiuti 82 anni tra sei settimane, a due dal 57mo anniversario della conquista del titolo di campione del mondo dei pesi medi jr. Professionista dal 15 settembre 1961, con una medaglia d’oro guadagnata quattro mesi prima ai campionati mondiali militari organizzati nella città statunitense di Fort Dix, New Jersey, diventava il quarto italiano a fregiarsi della cintura mondiale,  dopo Primo Carnera, Mario D’Agata e Duilio Loi. Aveva bruciano letteralmente le tappe conseguendo la prestigiosa corona il 7 settembre 1963 a Milano, nel 24mo mese di professionismo, piegando nella nona ripresa il 28enne americano Ralph Dupas, impegnato nella seconda difesa della cintura iridata. Mancava meno di un mese al compimento dei 25 anni di età. Il toscano si affermava nelle tre successive difese del titolo, nel dicembre dello stesso anno a Sydney, in Australia, eliminava stesso Dupas nel 13mo round, e nell’anno seguente, a Genova fermava lo statunitense Tony Montano nel 12mo tempo, mentre a Roma superava dopo 15 sessioni il sardo Fortunato Manca. Perdeva la cintura a Milano il 18 giugno del 1965, sorpreso nella sesta ripresa dal connazionale Nino Benvenuti, con il quale disputava la rivincita a Roma il 17 dicembre successivo, perdendo ai punti dopo 15 tornate. Mazzinghi ricostruiva la sua solida immagine combattiva e il 17 giugno del 1966 a Roma diventava campione europeo dei pesi superwelter, togliendo il titolo al francese Yoland Leveque nella 12ma ripresa. Manteneva il primato continentale con quattro difese vittoriose, mettendo in fila lo svedese Bo Hogberg a Stoccolma, il transalpino Jean Baptiste Rolland a Milano, l’inglese Wally Swift ancora nel capoluogo lombardo, e il francese Joe Gonzales a Roma, prima di puntare alla riconquista del titolo mondiale. Il 26 maggio del 1968 a Milano otteneva la seconda incoronazione iridata dopo aver combattuto 15 riprese con il sudcoreano Ki Soo Kim, vincitore mondiale di Benvenuti due anni prima. Il verdetto di no contest decretato nella difesa della cintura con l’americano Steve Little, avvenuta a Roma il 25 ottobre di quell’anno, e la successiva rocambolesca decisione di rendere vacante il titolo, allontanavano definitivamente l’orizzonte che divideva le sue aspirazioni dalle opportunità che lo scenario internazionale offriva. Alla fine del 1970 Mazzinghi decideva di lasciare la boxe. Spinto dal bisogno irrefrenabile di calcare il ring, dopo circa sette anni di inattività, riprendeva a frequentare la palestra con l’intento di tornare a combattere. Lo faceva con successo il 3 novembre del 1977, a 38 anni suonati, e si ripeteva in altre due apparizioni, il 26 dicembre dello stesso anno e il 4 marzo del 1978. Poi, finalmente, annunciava l’abbandono dell’attività, dopo aver compilato il record di 69 confronti, con 64 successi (42 prima del limite), 3 sconfitte e 2 risultati di no contest.

Primiano Michele Schiavone