A Grado, nell'Isola del Sole

di Primiano Michele Schiavone

La cittadina di Grado, centro costiero e termale della provincia di Udine, nota anche come l'Isola del Sole, il 24 agosto del 1977 accendeva i riflettori sulla manifestazione di pugilato professionistico, che vedeva il proprio conterraneo Bruno Freschi mettere in palio il titolo di campione d’Italia dei pesi superleggeri, conquistato per la seconda volta cinque mesi prima. Freschi, 30 anni da compiere in novembre, era diventato titolare nazionale una prima volta nel settembre del 1974, a spese di Ernesto Bergamasco, e aveva effettuato due difese positive con Piero Cerù, suo vincitore nel 1972, e Piero Meraviglia, prima di cedere a Romano Fanali, a causa di una ferita, nel settembre del 1975. Il secondo possesso della fascia tricolore era arrivato ai danni di Giambattista Capretti. Nella riunione di Grado il titolo veniva esposto da parte di Freschi contro il 25enne Giuseppe Martinese, alla sua prima occasione di competere per il campionato italiano. La freschezza dello sfidante aveva il sopravvento nei confronti di Freschi, 35-6-0, che abbandonava il confronto nell’ottava ripresa. Martinese, 15-3-3, sosterrà poi 11 combattimenti in difesa della cintura italiana prima di fare suo il titolo Ebu della categoria nell’agosto del 1980. In seguito diventerà nuovamente campione italiano per due volte.
Tra i pesi welter Paolo Zanusso da Jesolo, Venezia, 17-4-3, s’imponeva al brasiliano Jose Luis Ribeiro, 5-26-5, sulla distanza delle 8 riprese, mentre il triestino Dario Vigini debuttava a torso nudo con un amaro risultato di fuori combattimento nel primo tempo sotto i pugni dello slavo Branko Barakovic, 7-24-14.

Primiano Michele Schiavone