A Napoli, nel segno del proprio figlio

di Primiano Michele Schiavone

La città di Napoli si era stretta attorno a suo figlio Mario Lamagna per concedergli la seconda occasione di combattere tra le mura di casa la sfida valida per il titolo italiano dei pesi medi. Dopo il fallito tentativo del maggio 1967 di togliere la cintura a Carlo Duran, il sogno tricolore veniva inseguito ancora una volta da Lamagna il 30 agosto del 1968 contro il 27enne livornese Remo Golfarini, campione nazionale dei pesi superwelter e vincitore della semifinale al campionato europeo della categoria. Il partenopeo, sette mesi più giovane del suo avversario, doveva rinviare la realizzazione della sua velleità già nella terza ripresa a causa di una ferita che costringeva l’arbitro a fermare il combattimento e a proclamare nuovo campione italiano dei pesi medi Golfarini, 19-2-0-1 nc. Lo sconfitto Lamagna, 25-3-0, perderà ancora una volta tra i suoi sostenitori per una sfida tricolore ma riuscirà a conquistare il desiderato titolo italiano nel 1970 e nel 1972, sempre fuori dalla sua amata città natale. Il toscano diventerà poi campione continentale dei pesi superwelter e lascerà vacante il titolo italiano dei pesi medi.
Il 29enne superleggero campano Luigi Farina, 25-8-1, prevaleva in 8 tempi sullo spagnolo Enrique Hoyos, 10-12-0.
Tra i pesi welter il 23enne romano Giovanni Zampieri, 14-1-0, superava sulle 6 riprese il 26enne tarantino Francesco De Pace, 8-19-0, mentre il 25enne romano di origine campana Vincenzo Pulcrano, 13-0-1, vinceva nella quinta frazione quando il 27enne salernitano Giulio Coiro, 1-5-1, abbandonava il confronto.

Primiano Michele Schiavone