A Torino, per esaltare i pesi massimi
di Primiano Michele Schiavone
Il 31 agosto del 1961, quando la categoria dei pesi massimi italiani era ben rappresentata, facevano la loro apparizione a Torino due del nutrito gruppo a simbolo del valore assoluto di tutta la divisione. Parliamo del 23enne bresciano Santo Amonti, già campione nazionale dei pesi mediomassimi e sfidante al titolo europeo di quella categoria, e del coetaneo veneziano Franco De Piccoli, vincitore per due anni agli assoluti e medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Roma. Per il lombardo si trattava della sua prima esibizione nel capoluogo piemontese, mentre il veneto si era fatto apprezzare tre mesi prima. Per i due italiani venivano proposti avversari tedeschi, rappresentanti di una nazione portatrice di grandi tradizioni. Purtroppo lo spettacolo veniva a mancare per la loro pochezza. Così Amonti, 40-2-2, si sbarazzava del 32enne Erwin Hack, 12-21-5, nella seconda ripresa, mentre De Piccoli, 12-0-0, concludeva la sua prestazione entro la prima frazione dinanzi al 27enne Walter Haufft, 3-12-2.
Il resto del programma, per fortuna, aveva offerto le sensazioni emotive richieste dagli spettatori.
Il locale 25enne peso leggero Armando Scorda, 5-0-3, superava sulle 8 riprese il belga Victor Ducros, 21-2-3.
Tra i mediomassimi il 24enne romano Luigi Napoleoni, 5-1-0, vinceva contro il coetaneo veneziano Guerrino Scattolin, 6-2-0, con verdetto ai punti in 6 tempi.
Sulla stessa distanza si concludeva il successo del 22enne peso piuma alessandrino Paolo Amisano, 3-2-2, ottenuto nei confronti del 25enne lombardo Emiliano Possessi, 14-4-3.
Il 22enne peso welter alessandrino Domenico Orma, 7-0-0, due volte campione tricolore tra i dilettanti, vinceva nella quinta sessione per abbandono da parte del 23enne forlivese Dante Pasini, 3-1-1.
Primiano Michele Schiavone
|