A Mestre, per una sfida tricolore tra laziali
di Primiano Michele Schiavone
Il 15 settembre 1976 si aveva a Mestre, alle porte di Venezia, un singolare confronto tra pugili laziali impegnati nella disputa del campionato italiano de ipesi medi. Il 30enne romano Mario Romersi metteva in palio per la prima volta il suo titolo nazionale contro il 29enne Elio Calcabrini, giunto nel Veneto da Cisterna di Latina, provincia di Latina. Il capitolino aveva iniziato la carriera a torso nudo nel gennaio del 1969 e aveva guadagnato l’occasione di competere per la cintura italiana dei pesi medi due anni dopo, pareggiando con il titolare Luciano Sarti. Dopo quattro anni con discontinua attività nel 1976 aveva ripreso a fare le cose con molta serietà, fino a fregiarsi del titolo di campione d’Italia il 4 giugno a Milano, dove superava nel sesto tempo il concittadino Roberto Benacquista a causa di una ferita. Calcabrini, professionista dal marzo del 1969, aveva avuto invece una vita professionistica un tantino travagliata, ma nel 1973 aveva centrato due importanti obiettivi, uno dietro l’altro: la fascia nazionale dei pesi medi, spodestando per ferita il forlivese Sauro Soprani, e la vacante cintura Ebu della categoria, ottenuta dopo 15 riprese combattute con il britannico Bunny Sterling. Il cisternese perdeva la corona continentale nel marzo del 1974 a Parigi per mani di Jean Claude Bouttier, che lo fermava nella dodicesima frazione. Le carriere dei due laziali s’incrociavano una prima volta il 26 marzo del 1976 a Bologna, dove il romano vinceva dopo cinque riprese, in un torneo a quattro. Nel loro secondo confronto Romersi, 24-2-2, allungava ancora una volta la distanza nei confronti di Elio Calcabrini, 19-11-3, ottenendo il verdetto favorevole decretato al termine delle 12 riprese.
Il welter jesolano Paolo Zanusso, 24 anni in novembre, collaudava la condizione fisica in vista della sfida a Vittorio Conte per il campionato italiano, affrontando per la seconda volta il barese Nicola Sassanelli. Nel primo combattimento, cinque mesi prima a San Donà di Piave, il veneto aveva vinto il pugliese con verdetto ai punti in 8 tempi. Nel secondo incontro Zanusso, 15-3-2, aveva ragione di Sassanelli, 12-21-7, per squalifica nella quinta frazione.
Tra i pesi superleggeri il salernitano Domenico Milone, 29 anni in dicembre, infrangeva i sogni del debuttante 24enne rietino Mario Di Camillo, 0-1-0, costretto allo stop nella terza ripresa a causa di una ferita. Milone, 1-9-1-1 NC, vinceva così il suo primo e unico combattimento a torso nudo.
Primiano Michele Schiavone
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