A Milano, con argentini residenti in Italia
di Primiano Michele Schiavone
Quando in Italia la presenza argentina arricchiva le nutrite manifestazioni di pugilato professionistico, a Milano, la sera del 19 settembre 1964, si registrava la presenza di quattro sudamericani che avevano scelto la nostra penisola coma seconda patria sportiva.
Tra tutti spiccava il peso medio Carlo Duran, nato Juan Carlos Duran nella città di Rosario, provincia di Santa Fe, e residente a Ferrara dagli ultimi mesi del 1960, dopo due anni di attività a torso nudo svolta nella terra dei gauchos. Il 28enne argentino, dotato di scherma tecnica di prim’ordine, era passato al vaglio di elementi di qualità quali Giancarlo Garbelli, Paolo Cottino, Tommaso Truppi, il fenomenale americano Ted Wright e il campione mondiale in carica dei pesi welter Emile Griffith. Nel capoluogo lombardo il ferrarese d’adozione se la vedeva con lo statunitense Charley Austin, in un confronto fissato sulla distanza delle 10 riprese. L’americano, soprannominato ‘bad news’, aveva maturato una lunga esperienza professionale dal debutto avvenuto nel settembre del 1957. In Italia si era fatto apprezzare quell’anno per la resistenza opposta in due occasioni ai duri pugni di Sandro Mazzinghi, detentore della cintura mondiale dei pesi medi jr. Nel combattimento meneghino le abilità schermistiche di Duran, 26-3-5-1 NC, si equivalevano alle capacità tecniche di Austin, 20-15-3, fino ad avere la pronuncia del risultato di parità.
Analogo verdetto, sulla stessa distanza, veniva annunciato dopo la battaglia ingaggiata tra Michele Gullotti, 14-3-8, e il più esperto argentino Valerio Nunez, 48-3-2, come pesi leggeri. Nati entrambi nel 1937, Gullotti a Messina e Nunez in provincia di Mendoza, tenevano vivo l’interesse pugilistico dei milanesi per le loro frequenti apparizioni. L’italiano veniva dalla sfida portata al campione europeo Willy Quator in Germania, mente l’argentino ripartiva dal pareggio con Sandro Lopopolo.
Il 26enne peso massimo argentino Eduardo Corletti, 9-1-1, non dava scampo al 25enne toscano Gianfranco Tommasini, 4-13-3, noto anche come Tomassini, e lo eliminava nella seconda ripresa.
L’ultimo argentino presente sul ring, il 26enne superleggero Ernesto Martinsen, 5-12-5, trionfava contro il 23enne pavese di origine calabrese Giuseppe Amante, 8-7-3, per arresto del combattimento nella settima tornata.
Al limite dei pesi leggeri Pedro Carrasco, giovane spagnolo residente in Italia fin dal suo debutto avvenuto nell’ottobre del 1962, si presentava al pubblico milanese per l’ottava volta. Il 21enne Carrasco, 19-1-1, sconfiggeva ai punti in otto tempi il 28enne brindisino Cosimo Lacirignola, 2-13-2, il cui record tradiva il suo reale valore di pugile.
Primiano Michele Schiavone
|