A Forni di Sopra, per sostenere il desiderio di un friulano
di Primiano Michele Schiavone
L'udinese Bruno Freschi inseguiva da oltre due anni la cintura di campione d’Italia dei pesi superleggeri, dopo il fallito tentativo di spodestare a Viareggio l'allora titolare Piero Cerù. Il 25 settembre del 1974 a Forni di Sopra, in provincia di Udine, il locale Freschi, a due mesi dal 27mo compleanno, tornava a sognare la conquista della fascia tricolore, al momento vacante, misurandosi con l’imbattuto Ernesto Bergamasco, 24enne di Torre Annunziata, provincia di Napoli. Il campano aveva trionfato nella Regione del Friuli-Venezia Giulia nel marzo del 1971, quando a Udine aveva vinto tra i dilettanti il campionato italiano dei pesi superleggeri, bissato l’anno seguente a Roma. Nel capoluogo campano, invece, aveva primeggiato Freschi agli assoluti del 1967 e replicato l’anno successivo a Cecina. Prima ancora di entrare nel vivo della sfida con il pugile locale, nella seconda ripresa, una ferita toglieva a Bergamasco, 19-1-0, ogni possibilità di un confronto sulla lunga distanza. Mancavano ancora dieci tempi quando Freschi, 28-2-0, vedeva realizzare il suo agognato traguardo, essere proclamato nuovo campione italiano dei pesi superleggeri.
L’altro confronto a torso nudo della serata, combattuto nella categoria dei pesi leggeri tra il pavese Santino Reali, 15-6-6, e l’invitto maceratese Dalmazio Mariani, 5-0-3, si concludeva con il verdetto di parità deciso dopo 8 tempi.
Primiano Michele Schiavone
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