A Bergamo, per uno 'spareggio' tricolore
di Primiano Michele Schiavone
Il superleggero lecchese Ermanno Fasoli tornava per la settima volta a Bergamo, città che gli aveva portato bene nel debutto professionistico avvenuto nel marzo del 1966 e che lo aveva visto trionfare nelle seste esibizioni successive, per mettere in gioco la cintura italiana dei pesi superleggeri. Il lombardo, 27 anni in novembre, si accingeva a incrociare i guantoni con il 28enne livornese Romano Fanali, al quale aveva sottratto il titolo un anno prima a Cecina, in provincia di Livorno, e con il quale aveva perduto a Livorno, causa una ferita, nel precedente tentativo di conquistare il primato nazionale. Visti i pregressi risultati ottenuti dai due contendenti, il confronto del 26 settembre 1970 appariva decisivo per la carriera futura di entrambi. Fasoli, 30-3-1, anche nella sfida di Bergamo mostrava superiorità nei confronti di Fanali, 35-3-2, e otteneva il verdetto ai punti dopo 12 riprese, mantenendo la fascia tricolore per la terza volta, dopo i successi conseguiti nei confronti degli altri toscani Piero Cerù e Italo Duranti.
Il 24enne peso massimo bresciano Armando Zanini, 13-0-1-1 NC, allungava la striscia positiva imponendosi sul 28enne mediomassimo portogruarese Pietro Disarò, 7-4-3, dopo otto tempi.
Il 28enne peso gallo bergamasco Ferdinando Ripamonti, 2-0-0, vinceva contro il 26enne debuttante lucerino Giuseppe Sozio, 0-1-0, per una ferita che imponeva lo stop nella sesta sessione.
Primiano Michele Schiavone
|